Il singhiozzo della mente
Sale improvviso
il singhiozzo della mente
sale in delirio
fino all’oscura bruciante
follia
s’accomoda incolpevole
in un assolo
che perde la rotta.
Qui cade il sasso
qui s’allargano i cerchi
in un diluvio di partenze
e forse da lontano
urtano l’angelo
lungo il frusciare delle piume
sul confine degli addii.
Qui non c’è dolcezza
che giunga all’anima
o che porti prima del tempo
un po’ di rugiada al cuore.
Con molte lame vaga la notte
a cadenza di schianti, bisbigli
senza il pizzico
di una sensata stella.
Qui consumata d’innocenza
una prigione di fantasmi
arranca alla gogna nell’aria
e contro il buio soltanto suo
come può cospira
per un cielo in più
ogni volta…naufragando.
Iole Chessa Olivares, Nel finito…Mai finito, Edizioni Nemapress, 2015
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