Cederei il mio cuore
per sentire il battito
delle ali di una farfalla
nel tuo petto
che conosce la libertà ma,
d'amore è dimentico.
In un abbraccio
schiverei la guerra
oltre le tue muraglia
tra le ideazioni e quella voglia
di fuggire da te stesso,
rimanendoti fedele lo stesso.
Svestiti di buio,
appendi le tue ombre al porta abiti
svuota le tasche di origami,
fatti con la carta di una storia
riciclata da una ingombrante triste memoria
e allora accomodati dove
trovi del sollievo
mentre osservo quel che vedo.
Nel ghiaccio dei tuoi occhi
conservi la dignità
per nascondere una fiamma
che arde dentro
nel timore d'appicare un fuoco
che a nessuno lasci scampo,
fiamme che sarebbero alte
quanto il sentimento di una rabbia
che ad ogni dolore ribatte.
Ti presterei l'ottimismo,
come un ombrello contro pioggie acide,
ma già ti muovi con quel mantello di altruismo
a sfidar ciò che malsanamente accomuna la gente;
se ti infervori c'è un motivo
noti attorno ciò che altri non sentono vivo.
Eppure in questo tuo annunciare
Verità ad oltranza
sputi sangue sulla tua mancanza
di un amore
di sostanza,
dell'idillio e della muta
d'ogni evento che si succeda
quando due s'incontrino
in intima fiducia
senza che alcuno d'essi rappresenti la preda.
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