Dove corre la mente rimani per sempre
è quello il luogo dove si prega, dove si perdona
dove corre la mente qualcosa non muore
rimane per sempre se la ricordi da uomo deluso.
L' importanza primordiale della memoria viene dal niente
l' esperienza la confonde, un attimo prima.
Poi per qualche secondo di temporanea follia
senti il profumo di una donna ai primi d' aprile.
Aprire la porta per non soffrire porterebbe solo ospiti sgraditi.
Pensi. Sulle scale del duomo.
La padronanza del mezzo non ti permette sguardi distanti
la vista ai fotografi. -La verità è un osso di seppia-.
Questo filo spinato che mi punge ha il sapore del ferro battuto.
La piazza è un astio confuso di braccia e gambe.
Così cercherò di dileguarmi da qualche grondaia
in astinenza da atomi.
Le strade poco trascorse mi piacciono, non incontrare nessuno
con i pensieri che si prendono il tempo necessario per farsi sinceri.
Le scarpe comode, che cambiano rumore ai tipi di asfalto.
Fumare quanto basta per arrivare assetati.
Dove si vuole, come si puote.
Chi domanda non sia codardo?
Quel che sia purtroppo, non mi avvera i desideri.
E capirà la persona sbagliata, la cosa sbagliata
e non saprò spiegarmi e chi ci capisce è bravo.
Arrivo al piano che sono distrutto, non c' è l' ascensore e sono grasso.
Ma per quanto possa fare
immagino sempre che ci sia lei dietro l' angolo
con occhiali di grano corvino a bacchettarmi
per la mia condotta sconsiderata e allora non passo.
E mi godo ogni tiro e aspetto un cestino
per buttare il mozzicone di sigaretta
così accade che incontro quello, alle tre del mattino
che vuol stringermi la mano
e in una mano ho la busta della spesa
e nell' altra il mozzicone di sigaretta.
Come in "la febbre dell' oro" mantengo vecchie abitudini.
Costumi di scena per confondere le acque.
M' aspetta a tavola, con la televisione accesa su una serie d' annata
in interni dipinti a mano si consumano piccoli drammi quotidiani.
Il volume è troppo basso, non si sente bene ma le espressioni
sono edificanti, degli attori in ballo.
Il suo profilo stacca dal resto, si volta per un attimo
-allora sei tornato, quanto ha detto che ti fa Carlos
per un chilo di coca?-
E quel Carlos ci fa celare. Con la busta di plastica voticata sul tavolo.
Ma è un ricordo lontano che non fa alcun effetto
a raccontarlo a qualcuno. Anche perchè l' ho appena inventato
e non è certo una bella prova di fantasia, la mia
considerazione sugli apici è che valgano la pena di essere vissuti
con parsimonia ma a costo di rendersi ridicoli.
Altrimenti come la consoli l' anima?
Poi l' eroina penso sia un' altra cosa di una musa.
Ma la mia opinione conta poco.
La condotta generale è di appropriarsi dei dati di fatto.
Per comprendere meglio il modo giusto per amare.
La cosiddetta maldicenza prevede cortili alla finestra.
E si fa presto a dire "a modo mio"
si paga sempre con la stessa valuta.
"Un addio" vale quanto un "tu mi turbi".
A meno che non sia lei, la resa dei conti.
Le siedo accanto, le cerco la mano.
Ecco
è questo cercare sospeso all' infinito che mi cancella dagli argini.
Finchè c' è lei resto a galla, allo scoperto siderale.
Con la speranza di vita più astratta del mondo.
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