... Il nonno strizzava pensieroso gli occhi. Ora bruciavano sotto le palpebre. Sembravano infiammate. Con la bocca aperta per lo stupore il bambino raccoglieva dentro il petto le sensazioni che colmavano l’aria.
“Oh!” sospirava il vecchio, dentro il berretto scolorito si dibattevano inqueti i pensieri.
“Oh!” faceva eco il bambino, più che altro per la voglia di sentirsi grande, ma già si scioglieva in mille distrazioni che ora formicolavano sotto la pelle con la loro urgenza.
I bambini, si sa, non sono portati per la filosofia. Dimenticano in fretta gli interrogativi, spinti da altre premure, sono sempre in cerca di un qualcos’altro. La curiosità del nipote si spostava, veniva distratta dai gabbiani. Liberi. Orgogliosi. Ali distese che abbracciavano il cielo in giochi vertiginosi e inebrianti.
Con lo sguardo voltato verso l’alto il bambino si alzava, il fascino della meraviglia colmava di luce il suo volto. Voleva volare. Tutti i bambini sognano di volare. Amano abbandonarsi alle sensazioni di libertà procurate dal non sentire il proprio peso. Leggeri come le piume. Con le braccia larghe, in punta dei piedi il piccolo sospendeva il respiro in attesa del volo. Uno, due, tre, contava. Un altro attimo in bilico, dondolante, avanti ed indietro, filo di erba leccato dal vento, poi si lanciava fiducioso dentro la cornice rosea del proprio sogno. Le braccia erano libere, si tendevano con fiducia verso gli orizzonti; lo sguardo premeva sul cielo, direttamente sul punto più alto, dove in ondate lievi, appena visibili nasceva la luce. Sorrideva. Il corpo lo sentiva libero. Indisturbato. Il desiderio allontanava il terreno da sotto le piante dei piedi. Accadeva per davvero.
“Volo!” gridava felice il bambino. “Volo!”
Ora era una piuma. Bianca e leggera. L’assenza del peso tamburellava le tempie. Dentro il cuore l’intero mondo. Dentro gli occhi l’azzurro del cielo. In onde di luce. Di vita.
“Volo! Come il gabbiano!”
La schiuma delle nuvole gli accarezzava il volto, gli cadeva addosso in fiocchi soffici e caldi, come una coperta. Il bambino cercava di raccogliergli nel incavo del palmo. Monello. La gioia prendeva la forma dell’aria e lo riempiva in tutte la fibre, fino alla risata...
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Veronica Mogildea, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.