Pubblicato il 12/02/2010 23:18:39
Che mondo di brusii nascosti sentivamo
Quando nella notte dell’agosto che cadono le stelle
Ci dicevamo che erano le anime ardenti degli dei celesti
A chiamarci per nome. Io ti chiedevo: Ma tu lo senti cosa dicono?
Vogliono i nostri passi di fuoco per incenerire lo sporco
Che è del mondo, il suo perseguitarci col dolore del nulla
I fiori notturni allora aprivano le corolle, si alzavano
Dalle zolle, ci inviavano i loro odori come messaggeri
Della consolazione e noi li sentivamo col respiro,
Recitando a voce alta, fino a sfinire il cielo, i versi scritti
Da Alceo per la bella Saffo. Scendeva allora uno sciame di stelle,
Solcando per qualche istante il cielo. Oh, erano le viole
Del tuo crine, dolce ridente Saffo, più d’ogni altra ardente
A cadere come ametiste sul palmo delle nostre mani.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 6 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franca Alaimo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|