Pubblicato il 12/02/2018 10:01:07
La parola, definendo, imbavaglia; il verso tracciato ne estromette altri più nebulosi e prospera, assassino, in strutture dove i versi immaginati sono solo presenze spettrali. Solidi come patate, come pietre, senza coscienza, parola e verso durano, se gli dài spazio. Non è questione di rozzezza (benché il ripensamento spesso vorrebbe un cambiamento in delicatezza, in eleganza), quanto il fatto che mi truffano sempre più del dovuto: di più o diversi, continuano a lasciare insoddisfatti. Non celebrata in versi, non dipinta, la patata accumula i suoi bruni bitorzoli su questa pagina infinitamente superiore; e così pure la bruta pietra.
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