Pubblicato il 31/12/2015 23:10:50
Scrivo ora d’aver visto un’alba gli occhi suoi spaventati come quelli di chiunque abbia visto un’alba Un cerchio dunque se non è chiaro ancora E ciò che porto al polso è soltanto un senso di colpa nemmeno mio peraltro posso toglierlo quando voglio e sostituirlo col colore più adatto Come un’alba ciascuno sia solo gesto di confine spaesato ci si ricordi solo in uno sguardo obliquo povero di riflessi e sicuri che neppure Ulisse teneva in gran conto il luogo dove posava remo (tratta dalla raccolta "La luce, lo specchio", autopubblicata come samizdat nel 2005 e diponibile presso l'autore)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Alberto Rizzi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|