Voce tagliente al telefono,
una, due, tre, dieci volte
sempre lui, sempre il demonio,
ad ogni squillo s’imperla la fronte,
si gela il sangue, il cuore è un tamburo.
Di colpo lo vedi alla finestra,
è lì che aspetta fuori dal tuo rifugio,
vuole punire la tua ribellione,
vuole vuole vuole…
sconfiggere il tuo indugio.
Di nuovo uno squillo,
al telefono ora ti blandisce,
mansueto e tenero si mostra,
quasi di pena ti stordisce,
ti adula come un serpente,
per morderti di veleno insolente.
"NON TI ILLUDERE DONNA!
ANCORA I LIVIDI TI MARCHIANO LA PELLE"
Ti salva quel riflesso sul vetro
a ricordarti chi è,
a suggerirti di non fidarti.
È sera ora,
domani sarà un altro giorno di squilli
forse o forse no,
domani potresti anche morire...
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