Pubblicato il 25/11/2015 07:55:17
Un altare su cui il rosso stempera quel grido lancinante di rabbia che percola nelle porosità del marmo, la mia pelle vorrei fosse così dura da non provare nulla e impressa per sempre, testimone di violenza, indelebile martirio, occhi che hanno visto l’orrore avanzare senza sosta, senza essere fermato nell’indifferenza generale. Scolpitemi qualsiasi data ogni giorno è buono ogni ora vale ogni scusa giustifica l’abominio la brutalità dei mille altari eretti per noi.
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