Poesia dedicata alla giovane Valeria Solesin, vittima dell’umana follia.
Venerdì 13 Novembre
In questo venerdì nero, Parigi,
ti ammantasti di tenebroso cielo,
che Libertà, Eguaglianza e Fratellanza
coprirono d’un pietoso velo.
Il lume accendi della Ragione
per chi teme la Democrazia,
mentre innocenti vittime
pregano senza Demagogia.
Del sangue ti tingesti e del dolore
di giovani uomini e donne,
la cui vita senza pietà
fu spezzata come un fiore.
Contro il disumano Terrore
si levano parole di vicinanza
a tutto il popolo francese
per la feroce inutile mattanza.
In lotta contro la Tirannia,
o Francia, hai patito l’oltraggio,
ancor dopo Sharm e Beirut,
d’essere del Terrore ostaggio.
Dallo sconcerto dell’Occidente
e dal grido che vien da Oriente,
si leva lo scudo degli Stati contro
il Califfato di Religione camuffato.
Improvvisati paladini di fede,
che vendon armi di devastazione,
fomentano contrapposte fazioni
di potere avide e falsa devozione.
Degli ipocriti infidi profeti,
portatori d’odio e distruzione,
il conformistico rituale assurge
a paladin d’umana indignazione.
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