Pubblicato il 15/02/2008
Anna de Noailles, nata nel 1876 da padre rumeno e madre greca, visse la sua vita privata ed artistica a Parigi, e già nel 1901 aveva dato alle stampe la sua prima raccolta di poesie "Un coeur innombrable" (in corso di traduzione dalle Edizioni la Recherche). Questo libro è solo un breve estratto della raccolta del 1913 chiamata "Les Vivants e les mort", ed in particolare del capitolo intitolato "Les climats" nel quale la contessa de Noailles scrive ispirata dai suoi viaggi verso il Sud, e l'estratto in questione raccoglie gli scritti ispirati alla terra di Sicilia. Quello in Sicilia non fu per la scrittrice solo un viaggio di piacere ma ci appare come una ricerca della sua radice più profonda: la luce; elemento sempre ben presente nella poetica di questa autrice già nelle brumose terre in cui viveva; in Sicilia, dove la luce è più chiara e - consentitemi il bisticcio - più luminosa, diventa l'elemento di primaria importanza in quasi tutti gli scritti, viene quasi venerata, come nel passo "davanti allo splendore ampio, sereno, equo,...". Nelle poesie di questa raccolta si ritrova intatto il grande amore della de Noailles per la Natura, vista e descritta come dotata di una sua personalità e volontà a costruire trame di luci e ombre, cui partecipano insetti, piante, profumi e colori. In alcuni passi vengono evocati gli antichi abitanti di questa Terra o le divinità da essi venerati, ma come spesso accade nella poesia di questa autrice, agli esseri umani e ai loro sentimenti deboli ed effimeri viene anteposta la forza della natura e il calore del sole. Una raccolta molto bella, di piacevole lettura che riesce a descrivere con poche parole una terra dove la natura selvaggia e uomini di etnie differenti convivono immersi nel chiarore del sole e dalle ondate di profumi che si sprigionano dalle piante, in una atmosfera quasi mitologica, sicuramente magica e di grande eleganza.
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