Atto I Scena III Appari nello schermo, reciti la vita, maschera di amore eterno, viso pacato e fermo, prodotto di mestiere Poeta ma i tuoi occhi sono dell'anima perno. Ora reciti per me la commedia più grande, quella del donato amore, felice scorre nel presente la condivisione di comune sentire, ravvivata dalle facce. Frutto di quello sguardo, prodotto di quel mestiere, uniti mi fanno gioire ed essere in pace con il mondo; ciak si gira la vita, di incanto senza, atto primo, scena terza. Estate Colore di sole, illumini supini uomini dediti oltre i limiti, a ritemprare fatiche amare, di inverno lontano spossato e coperto di grigio agio, ora adagio il caldo saldo rinvigorisce le rovescie pene, seme di male tramuta in sale sul corpo sporco sudato di amore provato nuovo, limpido, eppure uguale festa di testa che sale, lascia al male e rovescia il pensiero abituale foriero di nuovo libero mentale. E' già mattino ormai E' già mattino ormai! Il temule trillar de' grilli lascia il posto al cupo e ritmato canto del cucu' che il ricominciar di vita annuncia. E' già mattino ormai! Un mistico silenzio si rompe dolcemente com'il soave profumo di rugiada lascia il posto lentamente al lieve odor di terra in fiore. E' già mattino ormai! Gli addormentati monti vengon destati, una fioca e stanca luce appare, e solenni si rimiran in acqua chiara e pura. E' già mattino ormai! Un bimbo seduto in riva al lago calmo apre e chiude gli occhi cautamente, incredulo e sgomento di sì naturl miracolo, certo che sarà interrotto dal vernacolo. Tramonto Una sera d'estate, lunga e piena di luce, il caldo del meriggio si spegne, lasciando il posto ad una fioca fiammella ed ad un fresco vivace, sembra si addormentino anche le montagne, mentre il fioco colore lascia il posto alla totonda stella. Le prime tenebre sembrano celare il chiarore, ammiro e sento questo colore, ora il cuore si apre al mondo interiore, affiora il ricordo anteriore, è qui il bambino con l'animo puro ed il mondo incolore, le illusioni corrono ancora verso l'amore, la vita dolore ma barlume di luce, formato e forgiato a che quel barlume si spegne, nascendo più grande fiammella, che arda per sempre con fuoco vivace. Stranezze Se voli, Se vivi, Se pensi, Se scrivi, Se. Volo, vivo, penso, scrivo, Se. Abbattuto, Morto, Stressato, Depennato, Se. Chi è sè, strano sè. se vola, se vive, se pensa, se scrive. Se perchè dipende da te che è in me. Pioggia Gocce lente Scavate interiormente La terra arida, Sterile di feconda Produzione, E di amore, E di frutto nascente; Ora acqua Matura Impregni, La vita dura Insegni, Gentile pioggia, Dai più anelata, Sei arrivata Nell'opportuno Momento, Chi ti ha mandata? Di sicuro beata La polvere è lavata, Il fiore della vita Hai salvato, Amore donato, Linfa nuova, Per vecchia Terra condita Sel Bene di gocce scandita, Lentamente, Riproponi, Al mondo, Le consunte Azioni, Del fare fecondo. Notte Nera su chi non spera, buia di chi luce non ha voglia, vera di chi si prostra in preghiera, soffusa di chi ha luce diffusa, gioconda di chi del divertimento si circonda. Non è mai notte c'è sempre chi veglia alle ore ridotte. Dolcemente Vidi un bimbo in braccio alla mamma che poppava sereno al seno di essa e la dolcezza dell'una che con fare soave e beato guardava il suo uomo neonato. Vidi la stessa che con cure provette cresceva l'ometto per vie rette, una carezza, un bacio sfiorati nel sonno di questi addormentati, il bene profondo da questa cullati. Vidi l'ansia nel volto giovenco che accompagnava il bimbo fanciullo a scoprire il mondo fuori dal guscio, la tenerezza infinita di chi consegna un bene alla vita. Quel ragazzo da lì è partito per il suo cammino di vita, ma sempre seguito da quello sguardo di amore infinito, il grembiule blu e la cartella marrone, le armi affilate per conquistare ragione. Ora adolescente confronta la mente con se, con il prossimo, è un gioco divertente, non sà ancora che la primavera ed un tratto trovata sarà solo una stagione di vita a tutti donata, frutto di quel bene profondo di mamma a questo votata. Cresce il ragazzo con i sogni donati da quell'amore che ti fà sentire privo di bisogni ma oramai uomo, l'amore struggente di mamma può solo vegliare la sua vita supina nel mondo per fare la sua parte di uomo fatica. Ora la mano stanca si stringe al braccio di questo nuovo amore donato al mondo con fatica e tornato a lei in un abbraccio di dolcezza sostegno con ardore. Ora è lei a ricevere la carezza donata ed apprezza quella vita che ha saputo donare che ora stima per il vigore di vita a lei negato dal suo stesso amore. Bianca Una coltre bianca ha coperto tutte le cose, sono rimaste al vento le sole rose che adorneranno la veste bianca delle giovani spose che in una coperta bianca poseranno le curve sinuose. La coltre bianca è contaminata dall'orma inclemente, lo rose sono state colte, la veste bianca è stata calpestata dalla gente, la coperta immacolata macchiata dalla semente. Stiamo sempre sperando di rivedere quelle cose bianche che se un dì le rivedremo sarà per sempre e intanto riposiamo le membra stanche fidi che il tempo ci ci porterà nove stupende. Ricordo Daniela amore neonato, morto in un prato di sogni violenti e passioni furenti. Tu parte della mia vita non ancora sopita mi spezzasti in un'ora le speranze di allora. Ed io ramengo in cerca di un amore violento ripenso a te come unico incanto, del vissuto rimpiango. Zappaterra Avete callose le mani di lavoro indigente intrisi i volti strani di sudore cadente, eppure in questa terra nefanda continuate a piantare la vanga, pensosi e spemosi che dopo la bufera tremenda, la fiorita stagione venga ed il seme imbrigliato in simil terra riarsa salga alla luce e faccia la sua comparsa. A spasso Nei momenti in cui sento nascere fenomeni bui a spasso vado con il cuore del fui alla ricerca del perduto Lui. Giro, rigiro, non meta ma solo ricerca di quel che acquieta, non l'esteriore poeta, ma l'interiore anima cheta. Vedo con gli occhi di cieco, il paesaggio è bieco, appaga la voglia dell'ego ma non l'anima che impiego. La meta interiore è lontana quella esteriore puttana, avida di emozioni e pulsioni mentre il cuore è solo sensazioni. Ora trascrivo il mio fare, è come essere soli in un mare non calmo, ma di tempesta lottare, la rabbia funestami fà arrancare. Solo queste righe calmano tra le pieghe il mio essere tra le piaghe dell'anima che è piena di alghe. Naif Nel mio incedere ed incidere nel mio rapporto con la vita sono naif, non seriosità alimentata da degenerazione di serietà ma curiosità seria verso il mondo, così mi propongo. Il mio fare scanzonato può essere scambiato per pochezza di intelletto e per un serio difetto, non io così e nemmeno chi si propone in modo siffatto, il serio e il faceto sono sempre espressione dell'io muto che emerge in tale elemento, serio non vuol dire modo ma modi di essere nel vivere sodo. A volte un sorriso spiega più al prossimo di noi che un parlare confuso, le parole sono macigni e non tutti nè sono degni, non per superbia montare ma per chi di sicuro può ignorare, ed il sorriso acquieta la voglia di sapere irrequieta, di gente che non sà, che ignora la verità profonda del tuo essere uomo e non potrà mai colmare questo vuoto, allora un sorriso per favore, non costa nessun timore e dona all'ultimo che ignora una tranquilla dimora. Polvere Vento inclemente che ti attacchi alla pelle e cancelli tutte le cose belle, piccole particelle che vi alzate con la prima stagione ribelle; Non ti obbrobri di simil viltà? Non sai forse di essere un'entità? Eppur io sò, io ti conosco! Ogni giorno ti incontro nel passare il mio bosco. Sei tu essere losco che mi pregni e mi rendi fosco, basti tu a render riposto ogni mio pensiero di fasto. Perchè si crudele vergogna ti avvinghi a ogni uomo che sogna: Perchè di te rendi schiavo chi più non ti agogna e respinge il tuo tedio di fogna. Via, Via dal mondo, siam tutti fratelli, siam tutti pugnaci e ribelli. Il politico più non ti vuole egli ormai suole combatter con il proprio intelletto ed il ragazzo che tu hai disfatto ha raccolto il proprio volere, il mondo che tu hai prostrato, si innalza con un nuovo potere. Umiltà!!!!. |