Pubblicato il 20/07/2015 17:01:25
In cima su quel sasso guardavo il merlo nero. L’equilibrio era instabile ma io non demordevo. Il merlo sorrideva e brillava cupo il suo piumaggio. Io stringevo i denti e dal sasso non scendevo. Ma il merlo cominciò a cantare in modo assai soave e il pianto mio dirotto la mia stanza prese ad inondare. Non so che cosa accade poi, ma mentre il merlo libero volava, io in una gabbia mi trovai insieme ad un ombrello che non mi riparava.
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