Pubblicato il 17/04/2017 10:00:44
Per ammazzare il tempo ricordo alcuni fulgori dell’infanzia, faccio cruciverba affinché il tuo nome s’incastri dove bisogna dire oblio e leggo gli orari dei treni per saperne ogni giorno di più sugli addii Per ammazzare il tempo sosto sui balconi e leggo avvisi catalogati guardo i secondi piani delle case conto i grassi e i calvi nei centri commerciali e rassetto: gli scaffali della casa, gli archivi della scuola, gli acquisti occasionali.
Per ammazzare il tempo immagazzino fantasmi e tristezze le nostalgie e i nomi che restano affinché ognuno incontri – come nel gioco del caso – il suo pari, la sua carta riprodotta http://www.filidaquilone.it/num041brandolini3.html
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