Pubblicato il 04/07/2015 20:49:51
Scarpe di cristallo indossero' per camminare leggera e cauta sui tuoi pensieri. Indaghero' con la delicatezza che contraddistingue il mio modo di fare, in silenzio, senza rumore, senza sollevar polvere o spostare oggetti. Guardando qua e la', sollevando angoli di tappeti, spiando discreta dietro le persiane, aspettando paziente che la tua bocca si apra. Cerchero' tracce, residui, impronte di cio' che sei stato, che in questi segni e orme hai ricreato te stesso, la tua nuova forma - idea, che io ancora non comprendo. Quando, e se cio' avverra', saro' capace di capire ed accettare cio' che sei diventato? Non so, temo che qualcosa possa cambiare. Forse la mia indole irrequieta, che anela sempre rinnovamenti, potrebbe trovare in te nuove ispirazioni, in ogni caso mi troverai sempre qui, tua coscienza morale, tuo giudice e tua imputata, tua prigioniera e tua carceriera e tremero' sempre d'amore davanti a te.
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