Edward Hopper - Cape Cod Morning, 1950
Si entra in una stanza che è un'altra stanza,
un'altra stanza, un'altra stanza, e così via.
Quando seduta su un balcone sono lì e
anche in altri spicchi di ombra e sole con diverse facce
ma sempre mie e loro -
ombra e sole che con me e mai senza di me
hanno conosciuto per sempre pezzi di strade, muri,
frammenti incastrati di cieli che servono forse
da sfondi a sfondi di sfondi di sfondi
di noi che ci spostiamo appena per piantarci e ripiantarci
in altri luoghi dove alberi, cemento e stelle
sono arredi impolverati a dire 'sei quello che eri e sarai' -
ecco un me seduta sul balcone
e la sera è tutte le mie sere riunite in un luogo di me
che è sempre altrove -
dove sono quella che ero e non sono
ed ero quella che sono, non quella che ero.
Si manifesta così la mia sera
che è sera di attesa e attesa di sere.
E cinguetta un non tempo nei becchi,
l'annuncio perenne di quello che ancora non era
ed è quando ancora non era.
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