Ombre d’uccelli inutilmente
fendono l’aria, assalgono la luce,
gli alberi e la pace resistono,
e dalla carcere ressicura la voce della fonte.
Spicchi di bronzo vanno alla corrente,
la decorano di frutti, la vestono di sole,
e frutta e sole correndo appaiono
e sanguinano colori e generano serpenti.
Gioiose rotondità di miele,
la luce soavizza nella luce riflessa
e per grazia infine nuda.
E ebrio di nuvole Dio e la fanciulla
mescolano le sue rose con rose di vento
e mutano la sete in fioritura.
(Traduzione di Manuel Paolino)
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