Dovessi dormir cent’anni, di Giuliana Campisi [Poesia]

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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Dovessi dormir cent’anni

di Giuliana Campisi
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Pubblicato il 11/06/2015 18:15:14

E sento dei sussurri, si insinuano tra l'erba

e i fiori, come api operose ronzano salendo

al cuore, ed io li ascolto.

Mi parlano di te, dei tuoi pensieri

lievi come piume al vento,

che al cuore giungono ancorandosi.

E poi tocco la tua ombra,

ancor pallida al sole di novembre,

ma liscia al tatto come fior di maggio.

In questo sogno strano io mi perdo

e svegliarmi non vorrei, tra le tue braccia

io vorrò restare dovessi dormir

cent'anni o non svegliarmi mai.

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