Pubblicato il 03/06/2015 21:18:40
Un fucile nuovo
Un paesaggio su una foglia d’Ontano di silenziosi cimiteri senza nomi – false voci, una donna dalla vita di vetro e schiuma di balena che percorre una terra senza sogno, un cliente ermafrodito a cui vendi un fiore di carta e una spada di cristallo – nel rumore feroce del treno, nella sua ferraglia ammassata, il suo culo bruno e bianco che ti ripete: “Non vedrai mai il tuo paese”. Brulicando in un cammino di tutti ove oltre il campo non è permesso, non è che un colpo di fucile in alto, in alto, in alto la mia anima cerea che si pensa libera. – Voglio un fucile nuovo o voglio un deserto tutto per me. – Avrai ciò che vuoi. Lasciati trasportare da un fischio nella trincea, dagli Amici in sogno, così piegati ma ligi alla legge.
Sulla riva del fiume congelato io l’ho trovato: leggero metallo, linea precisa come un occhio divino – si è sospeso il cuore, fili di ferro i nervi a questo scopo. Il nemico intende il mio fruscio come un vento: io voglio colpirlo, con giusta mira puntata nel cuore di grasso: piombo fuso e fragranza irresistibile. Se dovessi chinarmi sarebbe finita e una leggenda non avrebbe memoria.
21 giugno 1979
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