Pubblicato il 28/05/2015 23:19:26
Dietro il vetro umido delle mie finestre mi attendono i giorni. Non so mai se è il calore delle lacrime a produrre tanto vapore o la pioggia che snatura i vetri. Certe notti le stelle occhieggiano da lassù pronte a darmi un po’ di luce ma subito si sfuoca nello sgocciolio della condensa. “Aprila quella finestra - mi dicevi - senti come l’aria asciuga i dubbi! Fai entrare una farfalla che si posi sui tuoi occhi e poi due, tre, cento, tante. Con i battiti d’ala sulle ciglia apriranno il tuo sguardo al mondo. Vedilo adesso il mondo! Che ti piaccia o no per ora è la tua casa. Lascia che le tue tende a fiori volino sui prati riarsi e sui deserti silenziosi…
Per Dio o per Amore. La differenza è impercettibile.”
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorena Turri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|