Pubblicato il 07/01/2010 15:14:11
Ho soltanto le mie dieci dita che apparecchiano e sparecchiano la tavola che ride ma il letto no, quello è triste e langue vuoto senza Principe e Principessa.
Non c’è reame tra lenzuola insalubri.
Gli stomaci fan festa ebbri e satolli perché non si può morire di fame.
Meglio morire d’amore, meglio svegliarsi stanchi, affamati e assetati di quel vino che il divino al cuore porta.
L’hai detto! San Valentino è un giorno terribile perché ho soltanto le mie dieci dita e la promessa si è dissolta nell’inganno di una carne cotta alla brace.
Potrei amarti soltanto con le mie dieci dita e averne per te molte di più. Questo lo sai ma hai paura, paura anche di un bacio e scappi via come un povero topo di chiesa.
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