Pubblicato il 21/04/2018 05:41:54
VENEZIA 2018 28 Times Cinema: aperte le iscrizioni.
In collaborazione con Cineuropa – Il meglio del Cinema Europeo. 19/04/2018: Il Premio LUX, Europa Cinemas, le Giornate degli Autori di Venezia e Cineuropa invitano 28 giovani cinefili alla Mostra del cinema di Venezia. Since 2010, the European Parliament has supported the 28 Times Cinema project which gives the opportunity to 28 young film-lovers, selected through the cinemas of the Europa Cinemas network, to represent each of the 28 European countries at the Venice Film Festival as jury members of the Giornate degli Autori official competition. The 28 jurors will award a prize to a film selected in the Giornate degli Autori competition. They will also watch the three films competing for the LUX Prize for which they will be afterwards the ambassadors during the LUX Film Days organized in their respective countries. During Venice the 28 ambassadors will also be invited to take part in workshops and debates with audiovisual industry professionals and to meet members of the European Parliament’s Culture and Education committee. They will share their experience and their passion for cinema in a blog (here) and through virtual ‘postcards’ sent from the Festival and shared in the LUX Prize, Cineuropa and Europa Cinemas’ social networks. Please visit the LUX Prize website to find which cinemas are taking part in the call for application this year, and learn how to contact them to submit your application.
Recensioni: ‘Respiri’ di Vittoria Scarpa 19/04/2018 - Evento speciale al Festival di Lecce, il primo lungometraggio di Alberto Fiorillo è un intricato thriller psicologico, con Alessio Boni nei panni di un uomo reduce da una grave perdita Visto di recente in La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi, Alessio Boni torna a prestare il suo volto a un controverso e ambiguo personaggio di thriller in Respiri, primo lungometraggio di Alfredo Fiorillo, presentato come evento speciale al 19° Festival del cinema europeo di Lecce (9-14 aprile). Un’intricata ghost story, ambiziosa e impegnativa, visivamente molto accurata, ma da cui si esce un po’ disorientati e con troppe domande nella testa. Sulle rive del lago di Iseo, una sontuosa villa in stile liberty è il luogo che racchiude fantasmi, oscure presenze e ricordi dolorosi per Francesco (Boni), bell’ingegnere quarantenne con figlia piccola dai capelli rossi, Elisa (Eleonora Trevisani). La villa appartiene alla sua famiglia e lui vi ritorna dopo tanti anni, insieme alla bimba, in preda a tormenti e inquietudini. Che cosa gli è successo? Perché ha deciso di ritirarsi in quella casa deserta e semi abbandonata? Chi c’è dietro quella porta, su un letto, attaccato a un respiratore che sentiamo risuonare in tutto l’edificio? E perché Francesco non permette a nessuno di entrare in quella stanza? Gli interrogativi sono tanti e mano a mano che il film procede, invece di diminuire, si moltiplicano in modo esponenziale, trovando solo negli ultimissimi minuti una parziale spiegazione. Una governante (Milena Vukotic), un custode (Pino Calabrese), un’infermiera (Eva Grimaldi), un vecchio parente (Lino Capolicchio) e un’affascinante amica d’infanzia (l’attrice ucraina Lidija Liberman) sono altrettante figure che appaiono e scompaiono, reali o immaginarie, tra le stanze e i corridoi della villa, location unica di questo viaggio nella mente dalle atmosfere gotiche. Alessio Boni è un interprete di spessore, e qui si impegna a restituire, andando oltre il naturalismo e rischiando anche un po’, le inquietudini e il bipolarismo del protagonista. Un set, questo, particolarmente sentito per l’attore lombardo, visto che è cresciuto proprio vicino alla villa del film, che si trova a Sarnico (Bergamo). Da notare, inoltre, il prezioso tocco dato dalle musiche sempre efficaci di Teho Teardo (Diaz - Don't Clean Up This Blood e Il gioellino, tra le sue tante colonne sonore per il cinema). “Respiri è un film difficilmente collocabile, frutto di un’operazione personale e libera”, spiega il regista, già autore di pubblicità e programmi televisivi, e che qui firma la sceneggiatura insieme alla produttrice Angela Prudenzi. “Tutto nasce da una domanda molto semplice: quanto siamo capaci di convivere con il dolore? E’ un sentimento che tutti conosciamo, ma non sempre sappiamo affrontarlo, capirlo e accettarlo”. Un punto di partenza interessante che però nel suo svolgimento, tra ripetizioni, espedienti per creare suspense un po’ forzati e azioni cui si stenta a dare una motivazione, fatica a coinvolgere pienamente lo spettatore.Respiri è una produzione italo-polacca di L’Age d’or, società del regista, in collaborazione con Agresywna Banda. L’uscita nelle sale italiane è fissata al 7 giugno con Europictures.
‘Io sono Tempesta’ di Camillo De Marco 12/04/2018 - Nell’”opera buffa” di Daniele Luchetti, Marco Giallini è uno spregiudicato quanto carismatico uomo d’affari condannato ai servizi sociali Daniele Luchetti è conosciuto e amato per i suoi film degli esordi, che ben interpretavano attraverso la satira mutamenti politici, crisi generazionali e drammi sociali: l’esordio Domani accadrà, prodotto dalla Sacher di Nanni Moretti, che interpreterà poi Il portaborse nel 1991; Mio fratello è figlio unico; il memorabile La nostra vita, in concorso a Cannes nel 2010, che porta al protagonista Elio Germano il Prix d'interprétation masculine. Con Io sono Tempesta, prodotto da Cattleya con RAI Cinema e nelle sale italiane da oggi con 01 Distribution, il regista romano affronta i temi del capitalismo schizofrenico e i disequilibri sociali ma con una leggerezza inedita, quasi da fiaba, e i toni da “opera buffa”, come lui stesso definisce il film. Lo spunto pare sia nato dalla condanna per frode fiscale inflitta qualche anno fa all’ex premier milionario Silvio Berlusconi, affidato ai servizi sociali presso un istituto di assistenza agli anziani nella periferia lombarda. La sceneggiatura, scritta da Luchetti con Sandro Petraglia e Giulia Calenda, ha abbandonato il personaggio pubblico per crearne uno ex novo, interpretato nel film da Marco Giallini (The Place). Numa Tempesta (nome che riecheggia uno dei sette re della Roma antica) è uno spregiudicato quanto carismatico uomo d’affari che gestisce un fondo d’investimento da un miliardo e mezzo di euro. Vive in un gigantesco hotel disabitato di sua proprietà, in cui si muove tra automobiline giocattolo e biliardini elettrici vintage, e sontuosi lettoni sui quali viene intrattenuto da tre simpaticissime e colte escort, chiamate “le Radiose”. Proprio nel momento in cui sta concludendo un importante affare in Kazakistan, i suoi avvocati lo informano che dovrà scontare un anno ai servizi sociali a causa di una vecchia condanna per evasione fiscale. Dopo pochi giorni eccolo arrivare in Maserati guidata dall’autista con uno dei suoi vestiti d’alta sartoria nel centro di assistenza per i senzatetto a cui è stato assegnato. Lo scontro con la dogmatica direttrice (Eleonora Danco) è immediato. Ma è proprio con gli emarginati frequentatori dell’istituto che Numa stabilisce lentamente una relazione. “Io sono nato povero e adesso vi insegno come diventare milionari”. E’ un giovane padre (Elio Germano) con figlio al seguito (l’espressivo Francesco Gheghi) a rimanere particolarmente affascinato dal finanziere, che nel frattempo però viene abbandonato dai suoi azionisti e deve trovare una soluzione al suo declino economico. Nonostante la coralità del cast, Marco Giallini, indubbiamente bravo e a suo agio nel personaggio, sostiene sulle sue spalle l’intero film, anche nei momenti meno riusciti. La tragicomica commedia ha però diversi spunti di riflessione e di divertimento scanzonato, senza affondare il colpo come Luchetti è abituato a fare nei suoi film.
BIF&ST 2018 Bertolucci, Tornatore, Storaro, tre premi Oscar al Bif&st. di Camillo De Marco 16/04/2018 - La nuova edizione del festival si tiene a Bari dal 21 al 28 aprile. In concorso 12 film provenienti da tutto il mondo e le lezioni di cinema con Martone, von Trotta, Favino, Ramazzotti, Albanese Annunciato il programma della nona edizione del Bif&st – Bari International Film Festival che si tiene dal 21 al 28 aprile. Il prestigioso Teatro Petruzzelli farà come sempre da cornice alle anteprime che si apriranno con Roman J. Israel, Esq. di Dan Gilroy con Denzel Washington e Colin Farrell, a cui seguiranno Unsane di Steven Soderbergh, The Reports on Sarah and Saleem di Muayad Alayan; La Douleur di Emmanuel Finkiel con Mélanie Thierry e Benoît Magimel; Prima che la notte di Daniele Vicari con Fabrizio Gifuni e Lorenza Indovina. Per il Panorama Internazionale del festival ideato e diretto da Felice Laudadio e presieduto da Margarethe von Trotta, verranno presentati in concorso 12 film provenienti da tutto il mondo. Una giuria di 30 spettatori – presieduta dallo scrittore Gianluca Carofiglio – attribuirà i tre Bif&st International Award, per il Miglior Regista, per il Miglior Attore e per la Migliore Attrice. I film selezionati sono What Will People Say di Iram Haq; The Charmer di Milad Alami; Une part d’ombre di Samuel Tilman; Fortuna di Germinal Roaux; Barley Fields on the Other Side of the Mountain di Tian Tsering; 12th Man di Harald Zwart; Anna’s War di Aleksej Fedorčenko; Xolo di Giuseppe Valentino; The Last Note di Pantelis Voulgaris; The Captain di Robert Schwentke; One Step Behind the Seraphim di Daniel Sandu; Vent du Nord di Walid Mattar.
I lungometraggi opere prime e seconde in concorso nella sezione ItaliaFilmFest sono A Ciambra di Jonas Carpignano; Brutti e cattivi di Cosimo Gomez; Cuori puri di Roberto De Paolis; Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone; Hannah di Andrea Pallaoro; Figlia mia di Laura Bispuri; Il contagio di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini; La ragazza nella nebbia di Donato Carrisi; L’intrusa di Leonardo Di Costanzo; Sicilian Ghost Story di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza; Tito e gli alieni di Paola Randi; Veleno di Diego Olivares. Le sempre affollate Lezioni di Cinema vedranno protagonisti tra gli altri Pierfrancesco Favino (sabato 21 aprile), Micaela Ramazzotti (lunedì 23), Antonio Albanese (martedì 24), Mario Martone (mercoledì 25), Margarethe von Trotta (giovedì 26), Vittorio Storaro (venerdì 27), Bernardo Bertolucci (sabato 28). Di Bertolucci, in chiusura sabato 28 aprile, sarà proiettata la versione restaurata dalla Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Ultimo tango a Parigi alla presenza del regista.
Due le retrospettive del Bif&st 2018: la prima dedicata a Marco Ferreri, in collaborazione con CSC-Cineteca Nazionale, prevede la proiezione di lungometraggi, cortometraggi, documentari, film tv e documentari sul regista, oltre a una grande Mostra fotografica realizzata con la Cineteca Nazionale; e la seconda dedicata al produttore Franco Cristaldi, con film e dibattiti, alla presenza di registi quali Giuseppe Tornatore, attrici, attori e critici. Il 22 aprile sempre al Teatro Petruzzelli si terrà l’omaggio a Armando Trovajoli intitolato Armando Trovajoli, La musica tra teatro e cinema. CANNES 2018 Selezione ufficiale Tre nuovi titoli per la competizione cannense di Fabien Lemercier 19/04/2018 - Nuri Bilge Ceylan, Yann Gonzalez e Sergey Dvortsevoy entrano nella corsa alla Palma d’Oro. Lars von Trier fuori concorso, Terry Gilliam in chiusura Come previsto, la selezione ufficiale del 71° Festival di Cannes (dall’8 al 19 maggio) è stata completata oggi. I 18 iniziali aspiranti alla Palma d’Oro (articolo) sono diventati 21. Si aggiungono alla corsa il turco Nuri Bilge Ceylan (Palma d’Oro 2014, premiato due volte con il Grand Prix e una volta con il premio della regia - sesta partecipazione in competizione a Cannes) con The Wild Pear Tree e due nuovi arrivi a questo livello: il giovane francese Yann Gonzalez con il suo secondo lungometraggio Un couteau dans le cœur e il kazako Sergey Dvortsevoy con Ayka (un film prodotto da Russia, Germania e Polonia - secondo film del regista dopo Tulpan, vincitore a Cannes del premio Un Certain Regard nel 2008). Il ritorno sulla Croisette del danese Lars von Trier, dopo esserne stato bandito nel 2011, avverrà fuori concorso dove presenterà The House That Jack Built. I 15 titoli della selezione Un Certain Regard (news) passano a 18 con le aggiunte di Donbass dell’ucraino Sergei Loznitsa (leggi l’articolo) che aprirà il programma, Muere, Monstruo, Muere di Alejandro Fadel (prodotto da Argentina e Francia, coprodotto dal Cile) e Chuva E Cantoria Na Aldeia Dos Mortos del duo composto dal portoghese João Salaviza e la brasiliana Renée Nader Messora. La Selezione ufficiale è arricchita dalla produzione europea The Man Who Killed Don Quixote [+] di Terry Gilliam (con Adam Driver, Jonathan Pryce e Olga Kurylenko) che chiuderà il festival, dal film d'animazione Another Day of Life [+] di Damien Nenow e Raúl de La Fuente in proiezione speciale, e da due titoli che saranno presentati in proiezione di mezzanotte: il documentario Whitney dello scozzese Kevin Macdonald e Fahrenheit 451 dell’americano Ramin Bahrani. La lista completa dei film in selezione ufficiale:
In Concorso Todos lo saben - Asghar Farhadi (Spagna/Francia/Italia) (film d'apertura) The Wild Pear Tree - Nuri Bilge Ceylan (Turchia/Francia) En guerre - Stéphane Brizé (Francia) Ayka - Sergey Dvortsevoy (Russia/Germania/Polonia) Dogman - Matteo Garrone (Italia/Francia) Le Livre d'image - Jean-Luc Godard (Francia) Un couteau dans le cœur - Yann Gonzalez (Francia) Netemo sametemo (Asako I & II) - Ryusuke Hamaguchi (Giappone) Plaire aimer et courir vite - Christophe Honoré (Francia) Les Filles du Soleil - Eva Husson (Francia/Belgio/Georgia/Svizzera) Ash is Purest White - Jia Zhang-ke (Cina/Francia/Giappone) Shoplifters - Hirokazu Kore-eda (Giappone) Capernaum - Nadine Labaki (Libano/Francia) Burning - Lee Chang-Dong (Corea del Sud) Blackkklansman - Spike Lee (Stati Uniti) Under the Silver Lake - David Robert Mitchell (Stati Uniti) Three Faces - Jafar Panahi (Iran) Cold War - Pawel Pawlikowski (Polonia/Regno Unito/Francia) Lazzaro felice - Alice Rohrwacher (Italia/Svizzera/Francia/Germania) Yomeddine - A.B. Shawky (Egitto/Stati Uniti/Austria) Summer - Kirill Serebrennikov (Russia)
Un Certain Regard Border - Ali Abbasi (Svezia/Danimarca) Sofia - Meryem Benm'Barek (Francia/Qatar) Les Chatouilles - Andréa Bescond, Eric Métayer (Francia) Long Day's Journey into Night - Bi Gan (Francia/Cina) Manto - Nandita Das (India) À genoux les gars - Antoine Desrosières (Francia) Girl - Lukas Dhont (Belgio/Paesi Bassi) Muere, Monstruo, Muere - Alejandro Fadel (Argentina/Francia/Cile) Gueule d'ange - Vanessa Filho (Francia) Euforia - Valeria Golino (Italia) Rafiki - Wanuri Kahiu (Sudafrica/Kenya/Francia/Paesi Bassi/Germania/Norvegia) Mon tissu préféré - Gaya Jiji (Francia/Germania/Turchia) The Harvesters - Etienne Kallos (Francia/Grecia/Polonia/Sudafrica) In My Room - Ulrich Köhler (Germania/Italia) El ángel - Luis Ortega (Argentina/Spagna) Chuva E Cantoria Na Aldeia Dos Mortos - João Salaviza, Renée Nader Messora (Portogallo/Brasile) The Gentle Indifference of the World - Adilkhan Yerzhanov (Kazakistan/Francia)
Fuori concorso The Man Who Killed Don Quixote - Terry Gilliam (Spagna/Regno Unito/Francia/Portogallo) (film di chiusura) Solo: A Star Wars Story - Ron Howard (Stati Uniti) Le Grand Bain - Gilles Lellouche (Francia/Belgio) The House That Jack Built - Lars von Trier (Danimarca/Francia/Germania/Svezia) Proiezioni speciali 10 Years in Thailand - Aditya Assarat, Wisit Sasanatieng, Chulayarnon Sriphol, Apichatpong Weerasethakul (Thailandia) The State Against Mandela and the Others - Nicolas Champeaux, Gilles Porte (Francia) O grande circo místico - Carlos Diegues (Brasile/Portogallo/Francia) La Traversée - Romain Goupil (Francia) Another Day of Life - Damian Nenow, Raul De La Fuente (Polonia/Spagna/Germania/Belgio/Ungheria) À tous vents - Michel Toesca (Francia) Dead Souls - Wang Bing (Cina) Pope Francis - A Man of His Word - Wim Wenders (Stati Uniti)
Proiezioni di mezzanotte Fahrenheit 451 - Ramin Bahrani (Stati Uniti) Whitney - Kevin Macdonald (Regno Unito) Arctic - Joe Penna (Islanda) The Spy Gone North - Yoon Jong-Bing (Corea del Sud)
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