Pubblicato il 14/04/2015 20:01:46
Si insinua improvviso come viscida serpe. Sordo il suo sibilo lento striscia albergando mentali loculi. Con forza combatto contro il perfido che tra le spire attanaglia il cuore per ricacciarlo nel grembo della notte che lo generò. Corro nella tormenta delle mie incertezze attraversando gli impervi sentieri del dolore perdendo per strada congetture e convinzioni. Stremata arrivo fino ai confini della ragione ove mi aspettano stillate verità per lavarla di ogni sua ossessione.
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