Pubblicato il 16/10/2023 21:49:32
La compagnia teatrale della quale scrivo recita in dialetto e, anche solo nel racconto di una scenetta da loro messa in scena, si perde qualcosa: la racconto comunque. Una madre anziana e una figlia matura entrano nello studio dell'avvocato, introdotte da una efficiente segretaria che si rivelerà determinante nell'esito del consulto. L'anziana genitrice è poco interessata al furfante condominiale per il quale sono lì e molto all'avvocato celibe lì presente: per la figlia, la causa migliore da vincere è quella di un buon matrimonio. Ha ovviamente ragione. E' racchiuso qui il messaggio di questa compagnia di Bosio che il 14 ottobre 2023 ci ha regalato questa e altre gag. Si tratta di uscire dagli incomodi della vita con soluzioni sagge e condivise. A Bosio le stagioni hanno ancora la loro importanza: la tradizione contadina non può farne a meno. Il momento di fare una cosa è quello e la cosa da fare è quella. Questo centro dell'Alto Monferrato ha una insolita concentrazione di maestre elementari: insegna un giorno, insegna l'altro e tutti crescono nella conoscenza. Ci sono anche medici: uno fa parte della compagnia teatrale, l'altra si è appena laureata e ha fatto in tempo a concludere la stagione estiva esercitando la ginecologia in Kenya. Il paese è sovrastato dal Monte Tobbio che è sui mille metri: l'attuale Rettore della Guardia di Gavi Ligure ha appena pubblicato la sua storia romanzata. Di qua e di là dal Tobbio: di qua vino e legna, di là mare e navi. Bosio è stato aperto a quel piccolo mondo di commerci, tra contadini e mercanti che si sono incontrati e si sono organizzati. L'istruzione è stata promossa ma c'è dell'altro. La Fede è vissuta con l'esempio. Suor Gianna ha lavorato sodo come Figlia di Maria Ausiliatrice e la recita di sabato scorso è stata organizzata per ricordarLa. Gli sketch erano intessuti delle storie del suo paese. La parrocchia locale è affidata ai sacerdoti Figli di Santa Maria Immacolata. Non è stata però una rappresentazione sacra. I personaggi erano alle prese con amori e automobili, polli allo spiedo e tasse. Un calzolaio nella sua bottega riceve tre donne sue clienti: una di loro ha problemi con una scarpa per via di un suo piede gonfio. Il calzolaio mostra maggiore interesse per quella donna più che per la sua calzatura, così le amiche non la lasciano sola con lui. L'amicizia aiuta. La compagnia si chiama proprio: Amici Senza Pretese. Gli amici non pretendono. Gli attori impegnati in scena erano numerosi e si alternavano nelle varie scenette: potrebbe essere un problema per le tournée, portarseli tutti dietro. Il vivace pubblico presente, a guardarlo e a sentirlo, avrebbe potuto benissimo stare sulla scena anche lui. Del resto lo scrisse Shakespeare che siamo tutti guitti, quelli sul palcoscenico e quelli in platea, e ci agitiamo troppo per il poco tempo a disposizione che abbiamo nella vita terrena. Però siamo tutti insieme e, quando ce ne ricordiamo, cogliamo gli attimi giusti per consolarci e sperare.
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