Pubblicato il 16/09/2009 20:25:48
La fuga
Sfuggire alla vedova nera é un miracolo grande come l'arte che ragnatele sa tessere attirandosi a sè piano piano ti abbraccia e quando è soddisfatta ti uccide sempre abbracciandoti ti succhia il sangue.
Io sono sfuggito alla mia vedova nera perché aveva troppi maschi nella sua tela e mentre se ne abbracciava uno e poi un altro e poi un altro io me la sono svignata sono scappato da dove ero prima.
Lei sentirà la mia mancanza non del mio amore ma del sapore del mio sangue ma è brava lei, se troverà dell'altro di sangue; è così brava che quasi rimpiango la mia morte; ma non del tutto; sono sfuggito. Osservo le altre ragnatele.
***Charles Bukowski "The Escape" (1977)
Straordinari versi che, letti tantissimi anni fa, oggi faccio miei totalmente. La poesia (quella vera) è un sentiero straordinario nel quale veicolare le speranze, le emozioni, i sentimenti, i pensieri e tuttò ciò che ruota dentro e fuori di noi e che è quello che definiamo vita. Attravberso la poesia ho sempre trovato la mia isola che non c'è (come Cantava Bennato). Crederci pur riconoscendo la sua irrealtà è la linfa che ci tiene in vita.
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