Pubblicato il 10/08/2016 07:54:01
A Vicente Aleixandre
La nostalgia del sole sui terrazzi, sul muro di cemento color colomba – eppure così vivido – e il freddo improvviso che quasi sorprende. La dolcezza, il calore delle labbra, da soli in mezzo alla strada familiare come in una grande sala dove sono accorse folle lontane come esseri amati. E soprattutto la vertigine del tempo, il grande abisso che si apre fin dentro l’anima mentre in alto galleggiano promesse che svaniscono, proprio come la schiuma. È senza dubbio il momento di pensare che il fatto di essere vivo esige qualcosa, forse eroismo – o più semplicemente, qualche umile cosa comune la cui scorza di materia terrestre tenere tra le dita, con un po’ di fede? Parole, per esempio. Parole di famiglia tiepidamente lise. (Arte poética, da Compañeros de viaje, 1959)
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