Con un Amen
la barba da filosofo e i tuoi capelli ricci
come sarà bello nostro figlio a diciott'anni
che parole mi s'illuminano?
Si abbattono le distanze
mi puoi capire, dico a lei?
Lo sapevate che per uno schizofrenico è importante avere un tu a cui rivolgersi, io ho scelto lei più di quanto non abbia scelto un'altra me stesso.
O un professore di successo o una psicologa di traverso, un'isegnante di progresso, i miei pensieri a tempo perso.
E se lo dico e se lo penso?
Quando si avvera il sogno che hai sognato di sognare?
Ma si avvera da dormiente o da sveglio?
Dammi un pizzicotto.
Ma basta una parola.
Forse un cenno della testa a chilometri di distanza, in un tempo rarefatto
attraverso un mezzo ricondotto al suo primo significato
di amore regalato.
Non vorrei essere besciamella
ma alla radio pregano per un nostro incontro
ma non lo fanno gratis
la pubblicità è il loro compenso e il nostro?
E' importante includere nella terapia il fatto di scrivere qualcosa
tenere un diario o solo appuntarsi dei pensieri
per poi rileggerli da soli in un altro stato di coscienza o con un ascoltatore
qualificato, per conoscersi meglio, vedere cosa regge nel tempo, come attraversa le fasi.
Puoi metterti nelle condizioni per cui le tue paranoie determinino alcune tue azioni che a loro volta determinano dei mutamenti nella realtà.
Ma la realtà trasformata dall'occhio paranoico conserva aderenze sensibili con la realtà vista con occhio non paranoico fino a riuscire a trasformarla attraverso allucinazioni individuali.
E' importante capire che per uno schizofrenico la percezione di una realtà solo sua non appare meno reale di quella "normalmente condivisa".
Lo vedo solo io allora non deve essere vero, non funziona sempre perchè l'atto di vedere risulta naturale indipendentemente dall'unicità delle cose che si vedono (dalla loro stranezza). E' la condizione generale che è alterata ma i canali della percezione sono pur sempre quelli. Quando sento le voci, io le sento, questo è fuor di dubbio, anche se voi non potete sentirle. Non ho trovato spiegazioni tecniche del fenomeno che mi abbiano affascinato tanto da approfondire, anche se credo che avere due nozioni base cui dar credito potrebbe aiutare, ho capito che è più importante far fronte praticamente alla situazione attivando una condotta di sopravvivenza.
Una parte importante ce l'ha la prevenzione per evitare che si ripetano dei casi limite. Fondamentale è quindi capire quali siano le avvisaglie di una degenerazione. Mancanza di sonno, irritabilità, non tenere alla propria cura (intesa anche come igiene personale), ipersensibilità, fuga di pensieri, un certo tipo particolare di disattenzione, perdita di una forma di memoria, non trovare più le cose, prendersela, accusare gli altri per la loro scomparsa, confondersi, sbalzi di iperattività, paranoie, allucinazioni sonore, drammatizzazione della fase di passaggio dalla veglia al sonno. Il seguito nel mio caso sono deliri con visioni e voci imperanti e lì dopo un po' mi sono tagliato le vene.
Se vuoi che entri nella tua vita me lo devi chiedere tu, è una responsabilità che io non mi posso prendere, non da solo. A che titolo lo vedremo poi. Avere a che fare con me non è facile, figuriamoci per una compagna. La soluzione è parlarsi tanto. Non tenersi le cose dentro. Ma non pensare alle cose semplici. Pensa a come doversi dire certe cose che fanno soffrire ma sai che ci faranno del male se non ce le diciamo affatto.
Ci vuole tatto e in certi momenti svanirsi. Ma anche stare insieme tanto, condividere delle attività creative e noi potremmo fare cose bellissime insieme.
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