Pubblicato il 14/06/2016 15:42:53
Sotto la tettoia d’una scuola all’aperto C’erano appese le biciclette, Altre, più piccole, eran ferme. Le ragazze del secondo corso Curve sul manubrio Sembravano scherzare nell’andare Incontro al fiume Che splendeva come un ramarro Inseguito da una trota. Senza fretta andava l’acqua Sui capelli dell’alga Nella fluttuante distesa. Di te la bicicletta più leggiera In sella ti portava; Eri tanto chiusa e fiera Che il fiume si mise a guardare Dalla parte dove facevi più luce E lusingato ti trattenne. (da Le ombre dispettose, Mondadori, 1974)
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