Non ci vediamo più nella stessa luce
Gli occhi e le mani non sono più gli stessi
L’albero è più vicino, più viva la voce delle fonti,
e più profondi i nostri passi, tra i morti.
Dio che non sei, posa la mano sulla nostra spalla,
abbozza il nostro corpo col peso del tuo ritorno,
compi la fusione delle nostre anime agli astri.
Ai boschi, alle grida degli uccelli, alle ombre e ai giorni
Rinuncia te in noi come si squarcia un frutto,
e noi cancella in te. Rivela il senso
misterioso
di ciò che è solo semplice
e senza fuoco cadrebbe in parole senza amore
Yves Bonnefoy
Trad. Diana Grange Fiori
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