Li ho visti distratti, indaffarati
lungo i marciapiedi brulicanti,
frammenti di dialogo a perdere,
decine e decine di gambe e stivali
con mollezza passeggiare, eludere
dello scorrere del tempo la noia.
Li ho visti andar via, salutare,
arrivare, ritornare.. lasciando
un segno, un gesto, un passo,
un'ombra sul viso, uno sguardo.
Li ho visti ridere, dialogare
per smarrirli di nuovo, ancora.
Umanità lambita per un attimo
tra le pagine della casualità,
in un’ora di un giorno ordinario,
in uno spazio impercettibile
di una indefinita tangibilità.
25 aprile 2014
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