MARTIN LUTHER KING is like a ray of sunshine in the darkness of these dark times. I have tried to highlight the salient features of the Rev. Martin Luther King and his perseverance in carrying on his battles despite him being imprisoned 29 times. His courage and his determination are today more than ever an example to follow since in the world inequalities and suffering still seem to prevail despite the fact that giant steps have been taken in the field of human rights. I note with sadness that there is not always a transparent relationship between democracy and social justice precisely because of what has happened and still happens in a so-called civilized country, an imperialist power, scourged by racial hatred or by the indiscriminate use of weapons which so many victims make every year.
Civilization has peace as its banner and a sort of civil truce understood as tolerance also in the religious sphere. Instead, despite all the efforts of Martin Luther King, paid for with his life, here we are still today to re-propose his extraordinary figure as a hero of modern times so that racism, religious intolerance, and gender discrimination become a distant memory of an era of a new barbarism. Our technological Middle Ages, as I have defined our era of transition, leaves us with the bitterness of not having been able, as pacifists, humanitarians, and intellectuals in the scientific and literary fields, to leave a sign of effective change.
Above all, now that we are called to influence this epochal passage, in the midst of explosive wars, discrimination, world hunger, and injustices we see around sixty people possess the wealth of around 4 billion men or half of the world's population.
Tribute, therefore, to all the participants in the Conference of which Dr. Nikki DePina, founder and President of GPLT-GLOBAL PEACE LET'S TALK (UK), will be the spokesperson at the UN in Geneva, next Saturday at 19-21 Italian time. This Conference will be a constructive and synthetic way to the historical image of a modern hero who, in the wake of the thought of the great Greek philosophers, Socrates, Plato, Aristotle, etc., rises above history in a humanistic way that embraces the historical time beyond ideology and cultural barriers.
Martin Luther King, «tireless apostle of nonviolent resistance», and «hero and champion of the marginalized and the marginalized», was for me a symbol of nonviolence in the 70s. Rev. Martin Luther King was my hero in the years of my youthful battles on women's rights (emancipation, equal opportunities, abortion and divorce, referendum battles in Italy) as well as for human rights: race, gender, and religion. He represented a beacon of light for a rejected and forgotten humanity.
My battles today, as a humanitarian, ambassador of peace of GPLT, and Executive Director of the International Association RRM3-RENAISSANCE RENAISSANCE - Millennium III, founded and chaired by Prof. George Onsy (Egypt), I owe them above all to the figure of this man, a hero who resurrects over time and will remain imperishable to his eternal glory.
Thanks to him, the redemption of the dignity of many blacks has been possible even if the struggle for social justice is long and full of thorns. Men should be taught to value human life and not accentuate differences in skin color, an inevitable evolutionary adaptation. We are all children of Africa and the journey of the Neanderthalian up to the present day has not been easy and it will not be and it will not be because of wicked wars, hatred, and misunderstandings even of a religious nature. We all owe this modern hero a choral embrace that will lead us on the path to peace. Thank you, Martin Luther King, my beloved hero.
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MARTIN LUTHER KING è come un raggio di sole nell'oscurità di questi tempi bui. Ho cercato di evidenziare i tratti salienti del Rev. Martin Luther King e la sua perseveranza nel portare avanti le sue battaglie nonostante sia stato imprigionato 29 volte. Il suo coraggio e la sua determinazione sono oggi più che mai un esempio da seguire poiché nel mondo le disuguaglianze e le sofferenze sembrano ancora prevalere nonostante siano stati compiuti passi da gigante nel campo dei diritti umani.
Noto con amarezza che non sempre vi è un rapporto trasparente tra democrazia e giustizia sociale proprio per quanto è accaduto e accade tuttora in un paese cosiddetto civile, potenza imperialista, flagellato dall'odio razziale o dall'uso indiscriminato di armi che tante vittime mietono ogni anno.
La civiltà ha come vessillo la pace e una sorta di tregua civile intesa come tolleranza anche in ambito religioso.
Invece, nonostante tutti gli sforzi di Martin Luther King, pagati con la vita, eccoci ancora una volta a riproporre con forza la sua straordinaria figura di eroe dei tempi moderni, affinché il razzismo, l'intolleranza religiosa e la discriminazione di genere diventino una lontano memoria di un'epoca di nuova barbarie.
Questo nostro Medioevo Tecnologico, come ho definito la nostra epoca di transizione, ci lascia l'amarezza di non aver saputo, come pacifisti, umanitari e intellettuali in campo scientifico e letterario, lasciare un segno di cambiamento effettivo. Soprattutto, ora che siamo chiamati a incidere su questo passaggio epocale, in mezzo a guerre esplosive, discriminazioni, fame nel mondo e ingiustizie che vedono una sessantina di persone possedere la ricchezza di circa 4 miliardi di uomini, ovvero la metà della popolazione mondiale.
Omaggio, dunque, a tutti i partecipanti al Convegno di cui la Dott.ssa Nikki DePina, fondatrice e Presidente di GPLT - GLOBAL PEACE LET'S TALK (UK), sarà portavoce presso l'ONU a Ginevra, sabato prossimo alle 19-21 ora italiana.
Questo Convegno segnerà una via costruttiva e sintetica all'immagine storica di un eroe moderno che, sulla scia del pensiero dei grandi filosofi greci, Socrate, Platone, Aristotele, ecc., si eleva al di sopra della storia in un modo umanistico che abbraccia il tempo storico al di là dell'ideologia e delle barriere culturali.
Martin Luther King, «instancabile apostolo della resistenza nonviolenta», e «eroe e paladino degli emarginati e degli emarginati», è stato per me un simbolo della nonviolenza negli anni '70.
Il Rev. Martin Luther King è stato il mio eroe negli anni delle mie battaglie giovanili sui diritti delle donne (emancipazione, pari opportunità, aborto e divorzio, battaglie referendarie in Italia) così come per i diritti umani: razza, genere e religione.
Ha rappresentato un faro di luce per un'umanità reietta e dimenticata. Le mie battaglie di oggi, come umanitario, ambasciatore di pace di GPLT, e Direttore Esecutivo dell'Associazione Internazionale RRM3 - RINASCIMENTO RENAISSANCE - Millennium III, fondata e presieduta dal prof. George Onsy (Egitto), le devo soprattutto alla figura di costui, eroe che risorge nel tempo e rimarrà imperituro a sua eterna gloria. Grazie a lui il riscatto della dignità di tanti neri è stato possibile anche se la lotta per la giustizia sociale è lunga e piena di spine.
Agli uomini dovrebbe essere insegnato il valore della vita umana e non accentuare le differenze di colore della pelle, un inevitabile adattamento evolutivo. Siamo tutti figli d'Africa e il viaggio del neanderthaliano fino ai giorni nostri non è stato facile e non lo è e non lo sarà a causa di guerre scellerate, odi e incomprensioni anche di natura religiosa. Tutti dobbiamo a questo eroe moderno un abbraccio corale che ci porti sulla via della pace.
Grazie, Martin Luther King, mio amato eroe.
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