[ La recensione/presentazione è di
Lorena Turri ]
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In qualità di abbonata, sono lieta di poter presentare “Poeti e Poesia”, rivista quadrimestrale diretta dal poeta Elio Pecora e pubblicata dalla Casa Editrice Pagine S.r.l. che, come si evince dal nome, offre un ampio panorama sulla poesia, rivolto principalmente ai poeti ma anche a tutti coloro che la amano e ad essa vogliono accostarsi.
Il direttore, stimatissimo poeta contemporaneo e critico letterario apprezzato particolarmente per i suoi studi su Sandro Penna, è affiancato, tra gli altri, da importanti collaboratori come Roberto Deidier, Daniela Marcheschi e Letizia Lucarini.
La rivista si articola in due fascicoli.
Il primo, decisamente più consistente, si apre con il capitolo “La poesia che si pensa” in cui è racchiuso un pensiero d’autore, per poi proporre una nutrita carrellata di poesie di autori italiani e alcune pagine dedicate alla “lettura e rilettura” di un grande Poeta. Non manca uno sguardo attento alla poesia straniera, sia in forma di saggio, che in forma di presentazione di opere in lingua corredate da ottime traduzioni, in grado di conferire internazionalità alla rivista stessa. Interessanti, sono gli ultimi due capitoli destinati alla saggistica e alle recensioni.
Mappe e Percorsi è, invece, il titolo del secondo fascicolo dedicato alla pubblicazione di inediti, vagliati accuratamente dalla redazione e selezionati personalmente da Elio Pecora. Uno spazio, dunque, rivolto ai poeti emergenti o dilettanti, ai poeti in erba e ai vernacolari i quali possono inviare le proprie opere all’indirizzo poesia@pagine.net, nonché a saggisti e recensionisti.
Poeti e Poesia è, dunque, una rivista cospicua, snodata in circa 400 pagine tutte da leggere poiché prive di immagini o fotografie e offre molti spunti di meditazione invogliando anche all’approfondimento.
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L’ultimo numero di POETI E POESIA, il N. 19 – Aprile 2010.
Questo numero si presenta con una foto in copertina di Carla Morselli dal titolo: “Una scala ha due sensi” raffigurante un uomo tra verdeggianti siepi e piante che regge una scala. Una scala che si staglia verso il cielo, per la quale si può salire o scendere.
Ugualmente la poesia ha due sensi.
Non è solo un volo, ma anche un atterraggio. Un viaggio di andata e di ritorno. E’ anche uno scendere “milioni di scale”, per dirla con Montale
Così il lettore può, percorrendo i testi proposti, godere e fruire di andate e ritorni, di salite e discese.
E a proposito di Montale, in “Mappe e Percorsi”, si può leggere la “Nota di lettura su una poesia di Eugenio Montale che tratta della felicità” di Piero Simoni.
Ogni mattina, prima di iniziare la mia giornata, leggo sempre una poesia del Premio Nobel genovese; a volte per giorni leggo sempre la stessa. La poesia tratta da “Satura II” che Simoni ci propone è una di quelle che leggo più spesso e, ogni volta, dopo averla letta, corro alla finestra per vedere anch’io “un uccello fermo sulla grondaia, /simile a un piccione ma più snello…” e capire che “questo è tutto quanto/ ci è dato di sapere sulla felicità.”
E dalla volatile felicità si può scendere, inoltrandoci fino a fonderci con la natura e tutta la sua bellezza attraverso i versi rigogliosi di Anna de Noailles, sapientemente e amorevolmente tradotti da Giuliano Brenna, da sempre appassionato e profondo conoscitore dell’opera e del mondo proustiano in cui gravitava anche la poetessa, cugina della principessa Bibesco. Brenna fa una traduzione quasi letterale, fedele al sentimento della Noailles, al suo legame intimo con la natura tralasciando ogni artificio per riprodurre sistematicamente metrica e rime.
Una scelta etica coerente con l’uomo che, prima di essere traduttore, è amante di quella poesia e della raffinatezza con cui si sciolgono i versi e, delicatamente, li traduce.
Nella poesia “Alla notte” leggo:
“Notte propizia ora ai piaceri, ora all’oblio,
dove nell’oscura calma l’anima si apre e trasale
come un fiore al quale il vento porta l’amore,
oppure s’accascia come un capretto nella paglia.”
Comprendo profondamente l’amore che Brenna mette nel suo lavoro, le emozioni che arrivano alla sua penna, perché immaginando, anzi, vedendo, quel capretto che si accascia nella paglia provo una tenerezza infinita ed eterea. Un amore.
Il prodigio della Poesia è questo: farci salire da una semplice realtà fino ad una divina verità.
Così, ancora immersa nella Natura, ascolto, grazie alla “mappa” di Annamaria Vanalesti, la voce di Emily Dickinson, volando come ape sul fiore fino a raggiungere quelle vette in cui “Adamo insieme a Eva, la Luna insieme al Sole”. E non posso che stupirmi di fronte all’universo poetico di quell’esile donna vestita di bianco che, come scrive l’autrice, “sa andare al di sopra delle cose con la poesia, sa misurarsi con la tragedia, guardandola dall’alto…”.
Avverto un simile sguardo e la sensazione di ascese o discese anche nella silloge “Seniles” di haiku di Ugo Piscopo, quando leggo, ad esempio:
“l’apostrofo di un
guardo tra il grattacielo
e le favelas”
o nei versi di Fabio Ciriachi:
“Stanchezze
Mi lavo dopo il lavoro. Sindone
sull’asciugamano bagnato di me.”
dove la riflessione sul quotidiano diventa viatico spirituale che riesce a condurmi fin sulla Croce, oppure
“oltre la serra
dei miei pensieri
covati in questa terra.”
attraverso la poesia “La zanzara del Nilo” di Claudio Angelini.
Molto significativi e particolarmente sentiti, sono i versi dell’iraniano Farhad Zolghard a chiusura della carrellata dei poeti:
“Ho imparato dal cielo
a piangere per tornare sereno
e nei momenti di malinconia
a ricordare le felicità trascorse
non per lenire il dolore
ma per imparare a mitigare
le gioie che verranno.”
Andando avanti con la lettura, quasi mi specchio negli splendidi versi di Maria Luisa Spaziani (Inediti 2009):
“Io amo quel che sono, spargo semi
senza saperne i frutti. Do l’addio
a sprazzi di futuro, e m’inghirlando
di rose sfatte.”
e lascio che cada una lacrima di commozione sulle parole ancora incerte, ma tanto dense di significato, di una poetessa in erba:
“il mio pensiero è piccolo ma nel suo
esserlo riesco ad immaginare
cose impossibili che un umano
come fra tanti nemmeno sanno l’esistenza”.
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Ecco il SOMMARIO del N. 19/2010:
La poesia che si pensa – Sergio Solmi
Poeti italiani
Claudio Angelini
Marco Aragno
Fabio Ciriachi
Marco Corsi
Simone Di Conza
Maury Dattilo
Letizia Dimartino
Daniela Marcheschi
Marco Onofrio
Ugo Piscopo
Antonio Saccà
Massimo Scrignoli
Eugenio Tescione
Sara Zanghì
Farhad Zolghadr
Poeti straneri
Anna De Noailles - “Poesie” - trad. di Giuliano Brenna
Marco Paoletti - “Il quaderno di Proust” – trad. Antonietta Tiberia
William Shakespeare - “15 Sonetti” – trad. Pino Colizzi
Da leggere e rileggere
Maria Luisa Spaziani
Saggi e recensioni
Luisa Cozzi – Oldani-Cardenal: poetiche “comunicanti” e traducibilità
Fabrizio Fantoni – Maurizio Cucchi: Jeanne D’Arc, una luminosa demenza verticale
Paolo Ottaviani – Aldo Capitini: la parola poetica come parola persuasa
Periscopio
Roberto Deider
MAPPE E PERCORSI
Otto poeti scelti da Elio Pecora
Elio Pecora: Emanuele Francesco Maria ; Emanuele, “Le molte terre”
Mappe
Marisa Tolve – Un rombo di morte pervade la vita di Gabriele D’Annunzio
Annamaria Vanalesti - La voce di Emily Dickinson
Enzo Rega – Ricerca e inappetenza nella poesia di Stelvio Di Spigno
Cinthia De Luca – Elsa Morante: la cercatrice d’assoluto
Emidio Parrella – Il realismo poetico nel dialetto romanesco del Belli
Alfonso Francia – Il contadino d’Aterno
Piero Simoni – Nota di lettura su una poesia di Eugenio Montale che tratta della “felicità”
Rosa Elisa Giangioia – Un cammino dantesco in un poeta di oggi: Guido Zavanone
Stefano Mangione – Gilda Trisolini: la madre presente-assente. Reggio
Brunella Bruschi – Le case della Vetra
Percorsi
Alesia Tavella – Poeti in erba
Maria Novella Tarantino – Versi vernacolari
Maria Novella Tarantino – Segnalazioni
Recensioni
Stefania Diamanti
Valeria Terzi
Alessia Tavella
Federica Pizzuti
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ORGANIGRAMMA E INDIRIZZI UTILI RELATIVI ALLA RIVISTA
Direttore: Elio Pecora
Direttore Responsbile: Letizia Lucarini
Redazione: Roberto Deidier, Daniela Marcheschi
Redazione di “Mappe e Percorsi”: Maria Novella Tarantino, Alessia Tavella, Federica Pizzuti, Valeria Terzi, Stefania Daiamanti
Sito Web: www.poeti-poesia.it
CASA EDITRICE: Pagine S.r.l.
Via G. Serafino,8 – 00136 Roma
Tel: 06 45468600
Fax: 06 39738771
Sito Web: www.pagine.net
Email: poesia@pagine.net (per inviare i testi)
Per ricevere informazioni sulle modalità di abbonamento:
E-mail: poesia@pagine.net
Tel. 06/45468600
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L.T.