La dolcezza, nell’epoca in cui viviamo, è una deliziosa virtù che possiamo assegnare a “pochi eletti”.
Infatti in una società di soprusi, di tutti i tipi e di aggressività gratuita, sempre nei nostri dintorni, ci meravigliamo molto quando abbiamo a che fare con una persona delicata e che sappia trasmettere dolcezza.
La dote in questione, in realtà è una pulsione, quasi mediatrice, che in molte situazioni, col suo fare rende scorrevoli apparenti disagi e ammorbidisce screzi, che in caso contrario avrebbero lunga vita.
Una parola piacevole detta sottovoce, una carezza sul palmo della mano, o su una spalla, parole pacate sussurrate nel verso giusto….sono tante le occasioni per poter estrapolare un po’ di dolcezza.
Questa dote non è prettamente femminile, infatti anche le persone dell’altro sesso possono Dimostrarla, con gestualità e atteggiamenti pacati, che non possono che far piacere e rendere molto appaganti momenti della vita.
Probabilmente la dolcezza è anche un dono innato, insito nelle tracce del nostro dna, e chi ne è sprovvisto dovrebbe cercare di coltivarla, per rendere più suadenti molti eventi della vita.
Infatti le persone dure, o sempre accigliate, hanno un effetto negativo sul loro prossimo e, complicano col loro atteggiamento, circostanze che, affrontate con dolcezza, avrebbero dei risultati eccellenti.
@Silvia De Angelis
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