Pubblicato il 05/02/2015 18:34:37
1941:quando venni al mondo. 1974:il senso della vita avvenire. 1978:vivere è come gioire. Fatica disumana. Sconfortevoli momenti. Rabbiosa ira eruttante. Maledetta mano umana che forzò le viscere del destino. Le membra affaticate e lo spirito martoriato trovavano riposo accanto a quel respiro che Dio ti affidò come donna. Tra il quotidiano vivere e la pace dei sensi, irreversibilmente hai scelto il sonno eterno: ogni nuovo sole lascia posto, a ponente, ad ogni nuova levante luna, con la pindarica speranza che tu possa ritornare! Mi sveglio. Rifletto. Devastata da un vulcanico dolore: vivi in un mondo migliore!
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