#Immortale Candore - Riflessioni dal Diario di un'artista
Ho svuotato il cassetto delle credenze e rotto i vasi contenenti i voti.
Ho deviato l’attenzione dal distacco della differenza
e ammutolito la mia voce giudicante.
Ho cancellato la linea di demarcazione tra l’emisfero maschile e femminile
dove raziocinio e sentimento contendevano la ragione.
Ho smesso di bramare il pieno di tutto per riposarmi nella Pienezza del Vuoto.
Qui ho trovato pace, silenzio, risonanza, completezza, comunione…
Per giungere qui
ho dovuto raschiare l’anima delle mie opere
total-mente,
privandole del possesso, dell’orgoglio, delle forme e del colore…
proprio come se la mia mano non avesse mai di-segnato.
Il ritorno alla vergine tela ha segnato l’arrivo nel punto in cui la strada finisce…
Chi potrà mai dire che ho fatto opera d’arte?
Solo chi avvertirà il Ritorno all’Immortale Candore…
ma poi a chi importa? Persino l’artista è assente.
La Trascendenza della legge causa-effetto è palese Acentrismo:
essere è non essere/essere e non essere e viceversa.
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