Pubblicato il 04/09/2017 16:10:39
EXCLUSIVE: 74' VENEZIA FESTIVAL DEL CINEMA
In collaborazione con CINEUROPA
Venice's Orizzonti entry Oblivion Verses unveils poster 31/08/2017 - The feature debut by Iranian filmmaker in exile Alireza Khatami will have its world premiere on the Lido. The elderly caretaker of a remote morgue possesses an impeccable memory for everything but names. He passes his days showing corpses to those searching for their lost ones and tending to his beloved plants. When protest in a nearby city breaks out and the militia covertly raid the morgue to hide civilian casualties, he discovers the body of an unknown young woman. Evoking memories of personal loss, he embarks on a magical odyssey to give her a proper burial with the help of a mystic gravedigger who collects stories of the dead, an old woman searching for her long-lost daughter, and a hearse driver tormented by his past. This is the synopsis for Oblivion Verses [+], the feature debut by Iranian filmmaker in exile Alireza Khatami, which will have its world premiere in the Orizzonti section at the 74th Venice Film Festival. The film is produced by House on Fire (France), Endorphine Production (Germany), Lemming Film (Netherlands) and Quijote Rampante (Chile), and is sold internationally by UDI - Urban Distribution International.
EXCLUSIVE: Venice's Orizzonti entry The Night I Swam unveils trailer and poster by Cineuropa 03/09/2017 - The new film by French filmmaker Damien Manivel, co-directed by Japanese director Kohei Igarashi will have its world premiere on the Lido Snow covered mountains in Japan. Every night, a fisherman makes his way to the market in town. His 6 year old son is awoken by his departure and finds it impossible to fall back to sleep. In the sleeping household, the young boy draws a picture he then slips into his satchel. On his way to school, still drowsy, he strays off the path and wanders into the snow... This is the premise of The Night I Swam [+], the new film by French filmmaker Damien Manivel (A Young Poet [+], The Park [+]), who has teamed up with Japanese director Kohei Igarashi (Hold Your Breath Like a Lover) to shoot it. Produced by Martin Bertier and Manivel himself for MLD Films and co-produced by Shellac (also tasked with handling the international sales) and Japanese outfit Nobo, the film will also be screened at the 65th San Sebastián Film Festival (22-30 September), in the Zabaltegi section. Sala Web presents films from the Venice Film Festival online, in partnership with Cineuropa 30/08/2017 - The 6th edition of the Biennale’s Sala Web brings to Festival Scope 18 films that will premiere on the Lido, until 19 September Going beyond traditional theatre audiences, the Venice Film Festival continues to push boundaries by presenting its programming online. Returning for a new edition the Venice Sala Web serves as the meeting point for film lovers worldwide, who have the possibility to watch world premieres and take part in the Biennale buzz here. Only 400 tickets will be available for each film. Cineuropa is offering film enthusiasts from all over the world the opportunity to see the films. Just register here by 3 September to be in with a chance of winning a Festival Pass and being one of the 400 lucky cinephiles who will get access to each film. In addition to titles from the Orizzonti section and from Biennale College, the Venice Sala Web will expand for the second time to selected films from Out of Competition and Cinema nel Giardino sections. Renown directors like Abel Ferrara, Verena Paravel and Lucien Castaing-Taylor will join a line-up with several debut films, like those by Sofia Djama, Ali Asgari and Jason Raftopoulos. Three titles supported by the Biennale College - Cinema will also be part of the Venice Sala Web line-up. Digital tickets for Sala Web screenings are on sale on Festival Scope. Users may register to buy tickets for online screenings with all tickets priced at 4€ or a Festival Pass (2€ per film from 5 films). Once they have purchased a ticket for a chosen title, users will be able to screen the film from 9pm (Venice time, GMT+2) on the day of the film’s official premiere at the Venice Film Festival until 19 September. The films selected: Orizzonti Endangered Species [+] - Gilles Bourdos (France/Belgium) (from 31 August) Under the Tree [+] - Hafsteinn Gunnar Sigurdsson (Iceland/Denmark/Poland/Germany) (from 31 August) West of Sunshine - Jason Raftopoulos (Australia) (from 1 September) No Date, No Signature - Vahid Jalilvand (Iran) (from 2 September) Oblivion Verses [+] - Alireza Khatami (France/Germany/Netherlands/Chile) (from 3 September) Caniba [+] - Lucien Castaing-Taylor, Verena Paravel (France) (from 4 September) The Night I Swam [+] - Damien Manivel, Igarashi Kohei (France/Japan) (from 5 September) Les Bienheureux - Sofia Djama (France/Belgium) (from 6 September) The Testament [+] - Amichai Greenberg (Israel/Austria) (from 7 September) Disappearance - Ali Asgari (Iran/Qatar) (from 8 September) Krieg - Rick Ostermann (Germany) (from 8 September) Biennale College - Cinema Strange Colours - Alena Lodkina (Australia) (from 31 August) Martyr - Mazen Khaled (Lebanon) (from 1 September) Beautiful Things [+] - Giorgio Ferrero (Italy) (from 2 September) Cinema nel Giardino Nato a Casal di Principe - Bruno Oliviero (Italy/Spain) (from 1 September) The Stand-in [+] - Rä Di Martino (Italy/France/Morocco/Switzerland) (from 8 September) Out of Competition - Non-Fiction Happy Winter - Giovanni Totaro (Italy) (from 6 September) Piazza Vittorio [+] - Abel Ferrara (Italy) (from 8 September)
Savi Gabizon • Regista Il cineasta israeliano Savi Gabizon torna dopo un'assenza di 14 anni dallo schermo con Longing, una riflessione dolce-amara sulla morte e il ruolo di padre. In concorso alle Giornate degli Autori 2017. Longing: imparare a essere padre di Vittoria Scarpa 01/09/2017 - VENEZIA 2017: Il regista israeliano Savi Gabizon torna dopo una pausa di 14 anni con il suo nuovo film, una riflessione acuta e coinvolgente sulla paternità, che sa anche sorridere della morte Diventare padre quando tuo figlio non c’è più. E’ un paradosso, ma è quello che accade nel bel film di Savi Gabizon, Longing [+], presentato in prima internazionale alle Giornate degli Autori della 74. Mostra di Venezia. Il regista israeliano, assente dagli schermi da quattordici anni dopo il successo dei suoi primi tre film, consegna con questo suo nuovo lavoro una riflessione acuta, dolceamara e coinvolgente sul ruolo di genitore, sulla paura di diventarlo, sull’egoismo e sulla possibilità di aprirsi al mondo, riscoprirsi, guardare oltre se stessi. Shai Avivi è uno dei più noti attori comici d’Israele, ma qui, per Gabizon, si trasforma in un uomo dolente, solo, spaesato, la cui vita viene stravolta da una notizia che rimette tutto in discussione. Ariel, questo il nome del suo personaggio, viene convocato in un bar dalla sua fidanzata dei tempi dell’università, che non vedeva da vent’anni. Il regista, anche sceneggiatore del film, non perde tempo e ci catapulta sin dalla prima scena in un dialogo, quello tra lui e Ronit (Asi Levi), che parte col sorriso e un po’ d’imbarazzo, ma si fa sempre più teso, fino alla rivelazione del vero motivo del loro incontro: dalla loro relazione è nato vent’anni prima un figlio, che Ariel non ha mai conosciuto, e che mai potrà conoscere perché è morto da poco in un incidente. Lui, che non ha mai desiderato avere figli, si ritrova così a fare i conti con un’occasione persa. Quello che segue è un percorso di conoscenza, in cui Ariel ricompone un pezzo per volta la personalità di questo figlio fantasma, con tutti i suoi lati luminosi e i suoi lati oscuri, che la sceneggiatura molto ben scritta sa rivelare a piccole dosi grazie ai colloqui che l’uomo intrattiene successivamente con le persone che erano vicine al ragazzo: la sua fidanzata, il suo miglior amico, ma soprattutto Yael (Neta Riskin), la giovane insegnante di cui era follemente innamorato, principale fonte dei suoi tormenti e oggetto di poesie struggenti. Ariel comincia così a entrare nel suo ruolo di genitore, prende le difese del figlio quando è necessario, ne parla come se lo avesse conosciuto, cerca di chiudere al posto suo le questioni lasciate irrisolte. Nel dramma, non mancano situazioni stravaganti, che fanno sorridere: una voglia di leggerezza che domina la seconda parte del film, quando Ariel decide di organizzare le nozze tra il figlio perduto e un’altra ragazza scomparsa, un matrimonio tra giovani defunti che secondo una tradizione orientale servirebbe a garantir loro un aldilà migliore. Una missione quasi impossibile, ma in cui l’uomo intravede la possibilità di far finalmente qualcosa per suo figlio. “Che padre sarei stato?” è la domanda cui Ariel non potrà mai rispondere. Ma in questo suo viaggio dalla solitudine e dall’individualismo alla condivisione e al superamento dei propri traumi, avrà imparato qualcosa di sé e sanato qualche ferita. Il racconto di una seconda chance un po’ bizzarro forse, ma affrontato con molta misura e sensibilità, e con la capacità di esaltare la vita sorridendo anche un po’ della morte. Longing è un film prodotto dall’israeliana United Channel Movies; le vendite internazionali sono affidate alla tedesca Films Boutique.
VENEZIA 2017 Fuori concorso La mélodie: musica per le masse di Marta Bałaga 02/09/2017 - VENEZIA 2017: Kad Merad come Michelle Pfeiffer nel prevedibile successo di Rachid Hami, che molto deve a Pensieri pericolosi, col valido aiuto di alcuni strumenti a corda In La Mélodie [+], primo film di Rachid Hami, presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, Simon (un quasi irriconoscibile Kad Merad) è un violinista di talento alla ricerca disperata di un lavoro; talmente disperata da accettare un incarico di insegnante in una scuola di musica di Parigi. Nonostante non abbia doti innate di pedagogo, con l'aiuto di Farid (Samir Guesmi), riesce piano piano a entrare in sintonia con i suoi problematici studenti, in particolare con il timido Arnold (Alfred Renély), che un giorno sorprende, fuori dalla finestra, totalmente catturato dalla musica. Ma con il concerto di fine anno che si avvicina, i ragazzi dovranno lavorare il doppio. E quindi anche Simon. Tra le fugaci curiosità e le tendenze del momento, che durano il tempo in cui John Waters dice “Odorama”, c'è una cosa in cui il cinema rimane fedele a se stesso: l'amore incondizionato per i perdenti. A patto di non essere un cinico senza possibilità di salvezza, questo è esattamente ciò che la gente si aspetta di vedere: bobbisti giamaicani competere alle Olimpiadi invernali; la squadra di basket di un liceo dell'Indiana vincere il campionato, spronata dalle grida di Gene Hackman; un nerd che ottiene finalmente la sua vendetta. E non c'è assolutamente niente di sbagliato, in questo. La mélodie è completamente e candidamente basato su questa logica. Sicuramente avrete già visto questo film: si tratta essenzialmente di un incrocio tra Pensieri pericolosi e l'altrettanto ottimistico I ragazzi del coro [+] di Christophe Barratier, con l'unica differenza che, in questo caso, i giovani prodigi si esercitano sul tetto di un grattacielo parigino. Questo film non fa altro che replicare il cliché e rotolarcisi, come un maiale che abbia trovato troppi tartufi. Ma mentre la formula è sempre la stessa, anno dopo anno, storie come questa riescono ad attirare pubblico in tutto il mondo, per una ragione molto semplice: sono divertenti. Il film di Hami non fa eccezione, perché con tutti questi controversi personaggi, e ce ne sono diversi, il regista algerino preferisce far ridere, piuttosto che insegnare. Ed è esattamente quello che fa, supportato da un allegro cast di nuove stelle, che mettono insieme musica classica e l'inno della Champions League, e persino da un breve cameo di Corinne Marchand, la musa di Agnès Varda.Non è possibile indovinare come finirà il tutto, ma basti dire che il film è un'opera ben congegnata che lascia un retrogusto lievemente amaro, ma tutto sommato tollerabilissimo La mélodie è stato prodotto da Nicolas Mauvernay per Mizar Films, e coprodotto da France 2 Cinema, UGC e La Cité de la Musique – Philharmonie di Parigi. Le vendite internazionali sono gestite da UGC.
Due aspiranti al Leone d’Oro per Bac Films di Fabien Lemercier 25/08/2017 - Nella line-up veneziana, i titoli italiani The Leisure Seeker e Una famiglia, e Les Bienheureux in Orizzonti L'Italia mette le ali alla squadra di vendite internazionali della società parigina Bac Films che conta nella sua line-up due film tricolori in competizione alla 74a Mostra di Venezia (dal 30 agosto al 9 settembre): il titolo in lingua inglese The Leisure Seeker [+] di Paolo Virzì (con protagonisti Helen Mirren e Donald Sutherland) e Una famiglia [+] di Sebastiano Riso (rivelatosi alla Semaine de la Critique nel 2014 con Più buio di mezzanotte [+] e che stavolta ha riunito nel cast Patrick Bruel e Micaela Ramazzotti). Un’inclinazione verso l’Italia che si è rivelata finora molto redditizia per Bac Films International, che ha venduto con successo i due film precedenti di Virzì (Il capitale umano [+] e La pazza gioia [+]) e ha registrato una valanga di pre-acquisti per The Leisure Seeker. La squadra di Mathieu Robinet e Gilles Sousa negozierà per un terzo film in vetrina al Lido: la coproduzione franco-belga Les Bienheureux di Sofia Djama, selezionata nella sezione competitiva Orizzonti. Bac Films non mancherà di pezzi forti al 42° Festival di Toronto (dal 7 al 17 settembre) dove sarà svelato in prima mondiale nel programma Special Presentations il film irlandese-britannico di zombie The Cured (già The Third Wave) di David Freyne, con protagonista la star canadese Ellen Page. Nel cartellone dell’evento canadese spiccano anche The Leisure Seeker in proiezione di Gala e il lungometraggio belgo-francese Laissez bronzer les cadavres [+] del duo Hélène Cattet - Bruno Forzani , che sarà presentato nella sezione Midnight Madness dopo un’apprezzata prima mondiale a inizio agosto sulla Piazza Grande di Locarno. Si segnala inoltre in line-up Les Grands Esprits (The Teacher) di Olivier Ayache Vidal (che Bac lancerà in Francia il 13 settembre) e in post-produzione Land dell’iraniano Babak Jalali (prodotto dagli italiani di Asmara Films con i francesi di The Cup of Tea, gli olandesi di Topkapi e i messicani di Piano Producciones). In Francia, Bac Films distribuirà la Palma d'Oro cannense The Square [+] dello svedese Ruben Ostlund il 18 ottobre, Les Bienheureux il 13 dicembre, The Leisure Seeker il 3 gennaio 2018, Una famiglia in data ancora da destinarsi e Under The Tree [+] dell’islandese Hasfsteinn Gunnar Sigursson.
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