In questo periodo il Servizio Sanitario Nazionale, tira un gran respiro di sollievo, infatti sono notevolmente diminuite le tasse, che deve esborsare, a fronte di farmaci convenzionati. Infatti i medici di base spessissimo consigliano, per le cure dei loro assistiti, farmaci da banco, ovvero integratori che sono a totale pagamento dell’interessato.
Esistono integratori di ogni tipo e per qualsiasi patologia, che a differenza di una medicina vera e propria, non hanno quasi del tutto effetti collaterali e sembrerebbero giovare davvero all’organismo.
Le case farmaceutiche ne approntano sempre di nuovi per “curare” ogni tipo di malattia, ma soprattutto per avere introiti economici di gran portata.
I rappresentanti di farmaci hanno un gran da fare, ad aggiornarsi sugli ultimi preparati messi in commercio, erudendo, con una gran prosopopea, i vari medici sugli effetti benefici dei prodotti.
Il tutto, come sempre, va a discapito del cittadino, costretto a programmare nel proprio budget economico una maggior somma, per questo tipo di cure, che fino a qualche anno fa erano quasi tutte a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Le cose cambiano in tutti i settori della nostra vita, e non sempre in modo positivo, perché l’interesse economico in ogni settore, ne supera il bisogno e la praticità, causando non poche problematiche alla collettività.
Il governo, da parte sua, non prende, o non vuole prendere, provvedimenti a favore della popolazione messa sempre più a disagio da un malessere economico denso e logorante.
@Silvia De Angelis
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