Sparano sparano, difenditi cazzo,
imbraccia quel fucile abbandonato
su fili d’erba che guardano le stelle.
Fai il Kamikaze, uccidi più futuri,
più cuccioli senza padri
né seni al vento di madri
che macchian di bianco le labbra.
Poeta che fai,
punta l’arma ai camaleonti
sei sordo agli affronti
dell’umana libertà?
In silenzio
Lui
incide su di un foglio
guarda e scrive
scrive e guarda
le ali non tarpa
alla sua penna che spara
parole di sogni e di aurea pace.
La folla tace
nell’urlo del respiro affamato
che il boia sfregia
di voci libere senza altari.
Tu vivi in noi
Siamo cento
mille
milioni
oltre il quadrato di ferro,
a scrivere per te.
Ed ogni verso libero
vola più alto di preghiere
in chiese genuflesse ad altari.
Non c’è resa
per libertà di opinione e di pensiero
non intrufoli le mani nel mio cuore
potere bastardo dai vari colori
ed oggi io canto per te
per te questa canzone Ashraf Fayadh.
13/01/2015 https://www.facebook.com/events/1236668906350199/
Poesia di Maria Teresa Tedde
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