Pubblicato il 04/01/2015 19:02:26
Ascolto nel silenzio la vita che respira, ripercorrendo tra le tue mani le tele intessute di giorni di rose e di spine. Ricordo che lasciammo ogni domanda al nostro domani, ma improvviso ci colse lasciandoci smarriti ed inermi. Cercammo la felicita' oltre le mura e l'oscurita', chiudendo gli occhi alla luce, e vivendo l'immagine di noi dimenticando, forse, di guardare dietro lo specchio ove nascondiamo i cristalli piu' fragili. Raccolgo le spine oggi, le mani ormai ferite che, come un cane randagio, lecco per lenire.
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