Pubblicato il 19/12/2014 08:41:04
VESPERO E' la sera che viene quello sparir di forme in un grumo di caldi effluvi che un tempo evocava pensieri solenni o cari Vespero trascorre nella quiete apparente della notte, non soffia vento di trapassati illustri né di meschini che più nessuno ricordi Non s'agita sepolcro in venerato sito, tedio presiede in sovrana attesa di eventi senza nome né senso Tace il cielo e l'inferno. Solo nell'urna viva del cuore tormentano - come a cieco caso - ragioni di vita, tensioni opposte Parvenze disseminate di antichi sensi aleggiano al soffio dei ricordi, ma nessuna illusione muovono l'ombre del giorno che trapassa in sera. (Da un'Idea e una strofetta dei primi anni ’80 - rielaborata nell'estate 1991)
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