Pubblicato il 08/12/2014 00:25:03
Non è impossibile
Chiedi a chi vuoi quanto ti ho amata, quanto lo faccio tutt’ora. Viola. Ma anche tu mi hai amato nel silenzio di uno sguardo che ci ha perduti alla stazione di chi s’innamora vedendosi lontani pian piano a sventolare fazzoletti bianchi. Lo so, me lo dicesti quel pomeriggio di ottobre: quello dei tuoi dolci capelli fra le mie fragili dita, quello dei baci rubati, delle tue guance, quello degli occhi buttati sui tuoi fianchi, sui tuoi seni, sulle tue labbra, sulla tua lieve vita che pareva tanto forte soltanto allora. Ora dove? Ora? Sì è così bello amarsi serenamente, ma impossibile. Ed io cercherò in tutti i modi di farlo, cuore, respiro impassibile soltanto se ignaro da te. Ci siamo amati, e so che lo faremo e magari per caso scenderemo dal primo treno stracciando i brandelli dei nostri saluti, perché è impossibile amarsi è come chiedere a me di gettare una penna nella spazzatura. Tu, io, io impazzisco al tuo sorriso sugli occhi di un altro. Ho paura. Se non tanto di te, soprattutto di me e dei miei continui pensieri: “Saprai mai dimenticare? Crederai un giorno nei sempre?” E se gli attimi volano via leggeri, leggeri come polvere, quale ragione trattiene i rimpianti incatenati ad un idrante? Probabilmente leggerò Rimbaud per poterti vedere, Bukowski per capire che se tu sarai tu ed io io non potremmo mai lasciarci. Mia vita. Mio sospiro. E l’amore lacera. Il letto sbraita. Mi giro e rigiro. Niente. Un’ignara poesia. Basta.
Credo di averti fatta innamorare. Mentre io vivo di ogni tuo singolo abbraccio. Chiedi a chi vuoi quanto ti ho amata. Quanto ancora, in eterno lo faccio.
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