Pubblicato il 26/11/2014 13:40:07
E venne il giorno in cui il tempo si fermò, spalmato di trasparente opalescenza. Non ci furono più ore, minuti, né secondi e non ci fu giorno, pomeriggio o sera e mi stringeva, quel tempo che non c’era, in un abbraccio stanco di malinconie e dolori. Guardandolo negli occhi cadde il sipario, svelando tra le pieghe orli e rammendi tra strida acute di rondini impazzite, e poi anomale maree su spiagge di cristalli e neve, con la risacca che porta via disprezzo e inutili utopie. Rotolando tra le pieghe di quel tempo mi sono avvolta con ruvida corazza e brandendo con forza la mia penna ho cancellato il tempo che non c’era.
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