Pubblicato il 11/09/2015 07:57:54
Lontani uccelli aperti nella sera tremano sul fiume. E la pioggia insiste e il sibilo dei pioppi illuminati dal vento. Come ogni cosa remota ritorni nella mente. Il verde lieve della tua veste è qui fra le piante arse dai fulmini dove s’innalza la dolce collina d’Ardenno e s’ode il nibbio sui ventagli di saggina.
Forse in quel volo a spirali serrate s’affidava il mio deluso ritorno, l’asprezza, la vinta pietà cristiana, e questa pena nuda di dolore. Hai un fiore di corallo sui capelli. Ma il tuo viso è un’ombra che non muta; (così fa morte). Dalle scure case del tuo borgo ascolto l’Adda e la pioggia, o forse un fremere di passi umani, fra le tenere canne delle rive.
(da Ed è subito sera, 1942)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Loredana Savelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|