Pubblicato il 12/10/2014 01:49:05
Si fa strada la visione in altro luogo- si distende per minuscole fiammelle in molte vite è un albero un bambino. Tu lo sai, tu che vieni nel mio corpo con un seme della stessa gemmatura di realtà, nel suo agire silenzioso e necessario, se ti muovi lentamente all’acquabuia, puoi vedere i fantasmi di ogni giorno, prendendo con le mani quella luce che traspare mentre alziamo i fili d’erba: danzano cadendo le parole tra la nuova carne muta che diventa ghiandola mammaria, seno e latte. A passi magici nell’uovo torneremo, guardando senza fiato dentro il cuore, dall’ombelico delle fibre luminose alla sfera d’energia dei nostri sensi, uniti con agguati, intenti, e sogni, per creare dal fango senza gli occhi, dal punto di splendore un gesto caldo, un luogo nostro, dove l’io ritorna un noi d’amore e molto altro ancora.
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