Trascorso a non pensarti tutto il pomeriggio
poi a passeggio nel parco assecondato il corpo.
Mi godo un'ora d'aria all'aperto.
Passano, in ordine, ragazze accalappia cani,
il mio sogno erotico che mi fa le smorfie involontarie
lungo la camminata, m'incrocia all' altezza del manicomio
e altre persone in incognito che nello stesso giardino
fanno i compiti come bambini cresciuti poco.
Posso scordarmi di tutto e le scene d'amore
diventare un ricordo a fotoni
ma nei sogni colludo con gli istinti migliori.
I più idonei all'arrembaggio.
Così sogno di averti nel letto
e che continui a dormire
mentre io faccio uscire il cane mastino.
La mattina funge da tergicristallo
per i miei occhi-fanali
fanatici delle ombre di confine.
Un giro breve e scostumato fuori dal cortile
come ci fossi nato e ti riporto la colazione.
Che ti devo dire, niente di eccezionale
una cosa normale ma come se fosse in agguato.
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