Pubblicato il 10/04/2015 16:04:41
È la stagione dei papaveri che sbiadiscono al sole, che svolazzano al vento caldo come farfalle. Ed è anche la stagione dei pomodori rossi e maturi. Con le schiene curve al sole, gruppi di immigrati sollevano il capo ogni tanto per prendere fiato e poi si tuffano di nuovo in quella tavolozza di colori, chiazze rosse in un mare verde. Parlano poco per non consumare energie, per far andare le mani velocemente. I pensieri volano lontano verso le persone care che hanno lasciato e il cuore batte più forte, lacrime silenziose e furtive rigano la pelle scura. Sono pagati poco per questo lavoro, ma per ora questo poco è sopravvivere alla miseria. Questo poco serve a dare sostegno alla famiglia, serve per non morire. Il giovane Ahmed tutto ad un tratto si alza da terra e senza preoccuparsi delle reazioni del caposquadra, comincia a protestare a gran voce, urlando che la paga è troppo bassa. Sembra come un segnale. A quel gesto di coraggio, anche tutti gli altri si alzano, lasciando cadere dalle mani i pomodori. Chini non sono più, con fierezza rivolgono lo sguardo al cielo e finalmente lo scorgono non tanto lontano: un orizzonte sfolgorante di luminosa speranza. short story Tania Scavolini
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Tania Scavolini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|