Pubblicato il 28/12/2014 11:04:55
Aspetta, per adesso. Diffida di tutto se devi. Ma fidati delle ore. Non ti hanno forse portato ovunque, fino adesso? Eventi personali si faranno nuovamente interessanti. I capelli si faranno interessanti. Il dolore si farà interessante. Le gemme che si schiudono fuori stagione si faranno interessanti. Guanti usati si faranno nuovamente graziosi; le loro memorie sono ciò che dà loro il bisogno di altre mani. La desolazione degli amanti è la stessa: quell’immenso vuoto ricavato da esseri così piccoli quali noi siamo chiede di essere riempito; il bisogno del nuovo amore è fedeltà al vecchio. Aspetta. Non andare troppo presto. Sei stanco. Ma tutti sono stanchi. Ma nessuno è stanco abbastanza. Aspetta solo un po’ e ascolta: musica di capelli, musica di dolore, musica di telai che intessono di nuovo i nostri amori. Sii lì per sentirla, sarà la sola volta, più di tutto per sentire la tua esistenza intera, ripetuta dalle pene, recitare se stessa fino al completo esaurimento. (Wait, da Nuovi poeti americani, Einaudi, 2006 - Traduzione di Elisa Biagini) .
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