/!\ 1° Ricordo
"Quella mattina la mia povera madre malata mi disse di recarmi al mercato nella speranza di incontrare il suo medico di fiducia. Non rammento il motivo di tale raccomandazione ma, probabilmente , aveva a che fare con l'aumento vertiginoso delle medicine - per volontà del signore della repubblica Fiorentina - e proprio per questo, mia madre mi indicò quel medico : era l'unico che non aveva ancora rispettato il volere del monsignore.
Vicino la piazza si ergeva un caotico mercato e solo dopo aver scansato le cortigiane ed esser passato inosservato ad un minaccioso branco di mercenari, arrivai dall'altra parte della piazza.
Vi era una disputa tra alcuni giannizzeri e il medico che stavo cercando, ma notai qualcosa di strano ; i giannizzeri erano guardie d'alto rango e i loro affari spesso li portava a Firenze per questioni segrete , ben più importanti di un medico ribelle.
L 'aspetto di quel medico era assai diverso da tutti quelli che avevo visto nella repubblica Fiorentina - solitamente con vesti nere ,caschetto, becco e definito dispregiativamente come "medico della peste" - perchè aveva vesti bianche , una cinta rossa e degli strani arnesi in metallo sotto i polsi.
La rissa andò avanti per qualche minuto, seppur rimanendo un condimento di insulti e minacce verbali quando , improvvisamente un urlo eccheggiò nei pressi della piazzola e i giannizzeri si pietrificarono. Si avvicinò un grosso omone dall'imponente armatura ed un vistoso mantello rosso, il cui risvolto recava uno strano simbolo con una croce templare. L' uomo bisbigliò qualcosa ai suoi soldati ed essi , teatralmente, sguainarono spade e lance contro quel medico indifeso.
Un secondo prima che i giannizzeri attaccassero l'uomo vidi un uccello volare sopra le loro teste, che si posò sull'estremità superiore di una banchina vicino al carretto del medico, in modo talmente plateale da distrarre i giannizzeri. L'uomo col mantello rosso corse via come spaventato a morte. Accadero strane cose in quel momento. Il medico scomparve come per stregoneria poichè scattò all'inseguimento dell'uomo dal mantello rosso con un' agilità e una velocità impressionante poi guardai i giannizzeri.
Erano tutti stesi a terra, ciascuno con uno stiletto conficcato nel collo ; dovevano essere stati lanciati dopo il verso dell'acquila da una posizione lontana poichè sembravano armi da lancio.
Con la morte improvvisa dei soldati scoppiò il caos tra la gente, ma decisi di muovermi verso il carretto per raziare più medicine possibile e fuggire via , ma tre guardie cittadine mi videro vicino ai corpi senza vita dei giannizzeri. Ero spacciato e trovarmi là non fece destinarmi nemmeno una domanda dalle guardie , che mi attaccarono subito. Terrorizzato e alla mercede di quegli uomini scappai ma, un secondo dopo qualcuno atterrò letteralmente su una delle guardie.
Zampillò del sangue da una guardia ,e io vidi questa bianca figura incappucciata che travolse le guardie con le loro stesse armi in pochi secondi. Mi alzai timoroso mentre il cappuccio incrociò lo sguardo con i miei occhi : aveva una cicatrice sul labbro inferiore e portava vesti bianche, una cappa e una cinta di colore rosso.
Mi fissava immobile poi guardò verso la banchina e capì che stette arrivando qualcuno dalla sua aria compiaciuta. Un'altra bianca figura incappucciata si mostrò dietro il colonnato : era il medico !
I due si guardarono senza dirsi una parola ; sembravano due spettri , con il cappuccio che recava mistero nei loro volti semi coperti.
Quello che mi salvò dalle guardie accennò col capo e l'altro gli mostrò una piuma intinta di rosso, come fosse stata pennellata poi la ripose e fece un inchino col capo mentre l'altro lo imitava.
Subito dopo il medico sparì nel nulla, scalando sovrumanamente il muro del colonnato. L'altro mi guardò , mi sorrise e se andò mischiandosi tra i passanti della strada adiacente al vicolo.
Mi alzai e lo cercai con lo sguardo , ma vidi solo un bianco cappuccio in lontananza. Feci un passo lentamente e subito dopo un altro ; notai in terra diverse ampolle con la medicina, dove prima ergeva la figura incappucciata. Guardai di nuovo verso la folla ma non vidi nulla. Egli era scomparso e io, scioccamente ,pensai che fosse proprio un fantasma."
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