"L' altro giorno, al conato volante, discutevo con una guardia redoran cadetto e Nimius, durante la pausa della miniera. Ci ha colto di sorpresa il dirigente della locanda quando ci ha offerto una bottiglia di idromele a testa ; Nimius pensava fosse uno scherzo, il cadetto già sperava che un suo familiare gli avesse inviato una raccomandazione da Mournhold.
Può sembrare denigratorio, ma ho subito notato che il locandiere fosse un dunmer. Mai, nessun elfo scuro che abbia conosciuto si sia mostrato così cordiale ed affabile per natura. Quest' onda di entusiasmo che il locandiere ha mostrato non si è fermata qui per giunta ! E' un po' di tempo che noto questo , da quando sono qui a Solstheim per lavoro.
Dunmer meno scorbutici e più sorridenti , un mistero inspiegabile nel momento che sta vivendo la vicina Skyrim... Tumulti politici e draghi che devastano la regione più antica, e la vicinanza geografica riesce ad influire al quanto anche su Solstheim, più che altro per gli scarsi scambi commerciali che stanno avendo luogo.
I dunmer che incontro per strada, tuttavia, mi sorridono cordialmente e si comportano come fossero sotto un' ispirazione di Azura. Sembra una barzelletta.
Credo sia più possibile che io possa avere proprio ora, mentre scrivo, un 'apparizione di Azura che vedere un dunmer affabile e cortese.
Noi elfi scuri abbiamo una storia travagliata, un retaggio pieno di devastazioni interne,esterne , psicologiche, fisiche e spirituali ! Nemmeno la nostra terra , Morrowind , può considerarsi estranea al nostro fato : sempre in continua violenta mutazione, sempre così tumultuosa .
A tal proposito , tutti pensano sempre all'eruzione della montagna rossa, che seppur abbia devastato e reso inagibile tutta Vvardenfell , nessuno si ricorda dei tempi remoti. Mio nonno , Sleivns Gabriavi , mi raccontava come oltre due secoli fa Morrowind era in agitazione per le grandi battaglie tra le sei , storiche casate. Non è come oggi , con i dominanti Redoran , prima erano lotte senza quartiere tra Hlaalu , Redoran , Telvanni , Indoril...
Mio nonno, come molti , ha sempre creduto nel coinvolgimento della morag tong in questi scontri politici, forse assoldata da una delle casate per avere un sostegno ma sono dicerie.
Ben più grave di questo, mio nonno mi ricordava sempre la blight, la peste letale che affliggeva tutta Vvardenfell ai tempi degli ashlanders , e dell' ennesimo conflitto tra il popolo e il tribunale riguardo alla questione spinosa del Nerevarino.
Così come mio nonno, non mi sono mai occupato di studi , nè tantomeno di parlare di queste leggende riguardanti il ritorno di Indoril Nerevar , la rinascita della sesta casata, il confronto con il tribunale ,il ritorno di Dagoth Ur , il cuore di Lorkhan e altre fesserie del genere.
Ho sempre dedotto da ciò che potevo guardare con i miei occhi.
Permane comunque in me questo senso di spaesamento : perchè i dunmer sono così felici?
Dopo l'eruzione della montagna rossa, dopo l'invasione argoniana, dopo le infinite lotte tra le sei casate, dopo la blight, dopo la corruzione del tribunale riguardo alla presunta responsabilità della morte di Nerevar , dopo la maledizione di Azura, e ancora ,dopo che noi dunmer siamo stati costretti a migrare in ogni agolo di Tamriel... perchè ora intravedo questo spirito così felice?
Noi elfi scuri rischiamo di perdere l'appellativo che Tamriel ci ha dato! Forse in noi è rimasto qualcosa dei nostri gloriosi antenati, i Chimer. Forse ci riscopriamo in noi stessi dopo migliaia di anni... e forse dovrei smettere di bere tanto idromele alla locanda prima di avere delle apparizioni del profeta Veloth. Forse."
- 4E 201 , dal diario di Verany Gabriavi, minatore di roccia del corvo (Solstheim)
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