La materia corpuscolare dell' Io
stratagemma di deiezioni e ripartenze
biforca la coscienza in memorie e proiezioni
nella concia del tempo.
Faccio la lista delle cose che vorrei possedere
e non supero i tremila euro
molte sono doppioni
e diluite in un campo lungo potrei permettermele
se dimagrissi (per lo più s'indossano)
è a questa condizione che nutrono la relazione con l' essere
e l'apparire.
Di come vorrei essere invece non stilo una lista
non reggo il confronto col presente
che sempre si estingue nell' attimo stesso in cui lo pensi
l' infondata percezione che tutto esista secondo i miei occhi
non tiene conto del fatto
che tutto sia maggiore della somma delle sue parti
ci si scorda che l' atto del guardare aggiunga sempre qualcosa
allo spettro della cosa guardata
spesso per rubarne un' altra.
Ho bisogno di esplodere ogni tanto
in sogni che conquistino spazio formale
di parlare con te attraversando le distanze assiderate
ma per esempio non mi pesa non fare sesso
è controverso ma la mia morale
fa delle puttane un comodo paracadute
per le proprie voglie quando diventano veri bisogni
cioè mai.
L' avevo detto che era controverso
ma anche desiderare la propria morte
dovrebbe essere disumano
eppure la vita sa diventare una tortura
se si è abbastanza sensibili al dolore.
Delegare la propria felicità a qualcun altro
è un errore, ciononostante non vuol dire che non partecipi
della natura di una verità assoluta
che ha a che fare con l' insostenibile leggerezza dell' essere
per usare un' espressione seducente
dell' essere incompleti
non autosufficienti alla propria gioia se soli
come se un determinato grado di benessere
non fosse possibile a meno che non sia generato da una condivisione:
dividere per credere.
Questa mattina ho steso i panni per mia madre
sarà la terza volta che lo faccio in trent' anni
e dal balcone guardo un pezzo di Gran Sasso
una volta la domenica ci andavo a correre
da solo, lo giuro
su e giù per la Val Maone senza culo
e le gambe sottili
oggi ho difficoltà ad allacciarmi le scarpe.
Squilla il telefono di casa, è Rossella
dice che ha provato a chiamarmi sul cellulare
ma io non rispondo ad un numero privato
quando ho la coscienza sporca, lo dico a lei
ride
mi da appuntamento alle due e un quarto
per una passeggiata al parco fluviale
e che devo fare gli esami del litio il più presto possibile
io obietto che vorrei prima finire la cura per il fegato
ma non sente ragioni.
E' forte Rossella è bella Rossella, è una brava ragazza
e possiede il pregio inestimabile d' indossare cappelli bellissimi
d' inverno sembra una zarina, i capelli biondi, gli occhi di ghiaccio
la neve in suffragio
più che una psicologa è un personal trainer
spero di darle qualche soddisfazione, se lo merita.
Questa necessità che ho di raccontarmi mi offende
ma darle sfogo è la mia salvezza
ne sono consapevole quanto basta per non cedere alla vergogna.
Tornare in forma per essere nuovamente "agibile" per l' altro sesso.
C' è una macchia
quando mi arrabbio e alzo la voce
mia madre inizia a fare altrettanto
e la sua frase di circostanza è:
"Oddio ma le hai prese le medicine?"
Le staccherei la testa ma me ne vado a scrivere e mi passa.
Certo perchè le medicine servono alla docilità secondo lei.
Bestemmia bestemmia bestemmia
dunque è questa la sacra ricompensa al mio resistere?
Mi sono addormentato di un sonno convulso
erano due giorni che non dormivo
e ti ho sognata
eri appesa in cima ad un muro di una casa bianca
che aveva le pareti fatte come di pioli
e tu guardavi sotto, parlavi con qualcuno
forse Stefano e scendevi velocissima
come a suonarli a pianoforte quei pioli
sembrava che ti dovessi schiantare
ma invece avevi il pieno controllo dello strumento
e io tentennando alla fine ti voltavo le spalle
c' erano due ragazze che si dividevano
una bottiglia magnum di spumante e io le seguivo
ma i commenti delle persone intorno
erano negativi le additavano come poco di buono
mi sono voltato e tu eri scesa a terra
ma non ti perdonavo dello spavento che mi avevi fatto prendere
ed ero come bloccato
poi è arrivato Kazàn risorto ma di un altro colore
che improvvisamente tenevo al guinzaglio
e mi tira giù dalla collina per i campi
crede che ci siano delle cagne in calore
poi ho aperto gli occhi che ancora soffrivo tantissimo
e sono andato in cucina da mia madre e le dico
non mi sento bene, la mente mi dice delle cose strane
si perchè ho detto che l' ho sognato ma non stavo dormendo
avevo gli occhi chiusi nel letto ma non stavo propriamente dormendo
ero nel solito limbo che si trasforma in delirio approfittando
dell' assuefazione della volontà a certe note lunghe del buio
che non so spiegare che precedono la scalata al potere dell' inconscio
ma per fortuna non ho sentito le voci.
Mia madre mi ha detto siediti e guarda la televisione con me.
Guardare la televisione spesso mi abbassa
fino a dormire profondamente se sono steso sul divano della sala
ma un passaggio quasi obbligato attraverso il giogo delle voci
è uno dei prezzi da pagare anche se breve alla mia malattia
diagnosi ufficiale schizoaffettivo, di prima generazione a quanto pare.
Una precedente primavolta.
La parte che vuole sua l' occhio
a maledirla
non si farebbe abbastanza
a cagione del vero
eppure sei bella
non posso negarlo
a meno
di dire una bugia
che mi faccia prigioniero.
Forse esagero se provo a fuggire in un noi
in cui io sono io e tu la parte che recito
non sto neanche troppo comodo.
Cinque a uno fuori casa è una sbornia
che ti fa passare la fatica dei chilometri.
Mi piace quando il calciatore che ha segnato
corre sotto la curva a ringraziare i propri tifosi.
Mi piace quando stai zitta e poi d' improvviso
mi fai una domanda che concerne la mia sfera più intima
di cui conosci già la risposta
per ascoltare la mia versione.
Non mi piace quando mi sottoponi al tuo test senza avvisarmi
che si tratti di un test
e quando prima ti siedi vicino poi cambi di posto.
Mi piace quando mi dai in pasto
dei lati di te che non mostri a nessuno
ma che sei bella devi capirlo al più presto
altrimenti non smetterai mai
di combinare degli amori assurdi.
Si nutre di poco la mia fantasia
e in fondo anch' io sparirò.
Cosa sei che non sei mai?
Con quella parte degli angeli
brinda a me prima ch' evapori.
Non bisogna fermarsi nemmeno davanti ai morti
con la storia di campà la vita al fosso al fiume
bisogna riordinare le idee in maniera tale
che le governi il Kaos
se me lo chiedessero
io stavo cantando
provavo la voce all' eco-nessuno
a guardarla dal finestrino questa vita
non sembra stanca di ripetersi
e i lampioni ancore per il futuro
e gli alberi diocesi surrogati di allegrie
bambini che crescono bene
nonostante tutti i consigli e le cattive compagnie.
Di miracoli si tratta
quando hai a che fare con gli apici della creazione umana
ognuno il suo piccolo apice che l' avvicini a dio
di quel tanto che ancora non conosciamo su determinate lunghezze
che ci proiettano e ci separano
dissipando gli argini delle frequenti acque comunque piovute dal cielo.
Ecco perchè di fronte ad una bella canzone penso all' autore
come alla retrospettiva di un piccolo genio
ma se ti fai sacerdote di un dio a volte puoi ingannare e ingannarti
e prenderne le sembianze e scusate se penso Bob Marley
poi ci sono invece quegli attaccanti che collezionano solo traverse
e le cui stagioni si fanno più sfortunate mano mano che le scarpette
si avvicinano al chiodo.
Il dado tratto quanto basta perchè escano sempre numeri pari
e la condanna che ti fanno scontare
è che l' unica gloria sia essere normali
quando la norma l' hanno stabilita loro da milioni di anni
ed è che tu non prenda mai il loro posto
costi quello che costi e loro di risorse ne hanno
che non possiamo nemmeno immaginare.
In quest' ottica semplicistica
la democrazia diventa uno specchietto di plastica
per allodole allevate al freddo di luci artificiali.
Ma forse è meglio non pensarci
fingersi vivi quanto basta
per far l' amore qualche altra volta
o dormire tra i tuoi seni tra le cosce
sul tuo grembo
per tutto il tempo necessario
a una comlpeta espiazione dei peccati.
Questo è l' arrendersi che mi piace
cui mi arrendo senza scampo
che un sorriso dei tuoi capelli al vento
che passa e ci lascia distratti
dai nostri pensieri disarticolati
sul gambo di quel fiore
di cui non siamo più interessati a contare i petali
perchè il responso lo conosciamo già dal profumo
di certi sguardi increduli
coi sospiri che non fanno rumore
come se a tradirsi si facesse peccato
e la ragione avesse ceduto il posto di comando
a qualche sentire più sottile più in alto
di un comune spessore.
Perchè ti meravigli
se davanti a te resto immobile e senza parole
al cospetto del diavolo che amo?
Non me l' hai mai fatta facile
e anche adesso, anche la prossima volta
vorrai il mio scalpo.
Com' è bella la tua voce
dalle tue labbra non dovrebbero uscire mai
parole come scopare
per tutto l' oro del mondo.
Fruscia la notte il suo canto di foglie segnate dal vento
coincide con una resa agitata di lenzuola
un piccolo tempo in cui si formano le nuvole
per il cielo che domani avranno i nostri occhi in cambio
di un' alzata di spalle.
Dì la verità, non te ne ho mai fatto una colpa
nè a te nè a mia madre e nemmeno agli amici
per quanto realtà circostanti
per il semplice fatto che ho partecipato solo io del mio dolore
il più possibile
a limiti considerati di falce alla luna
il sole in contrappeso
la visione degli opposti
il sovrapporsi delle dimensioni allucinatorie
tornare indietro a quando
mi sono tagliato le vene con un filo di scozia
non fa più orrore di una stagione mancata.
Quando ho restaurato il duomo di Atri
non ho fatto altro che pregare, perchè temevo le altezze primarie.
Dall' acropoli delle piramidi delle impalcature dei ponteggi subnormati
decretavo l' obsolescenza vagamente programmata dei mie interventi
sulle componenti lignee della struttura
e tu non hai visto un cazzo nemmeno per sbaglio
sgualdrina del tempo e dello spazio
oh mia regina.
Per fortuna c'è passato tuo zio che ha la vista fina.
T' avrà raccontato qualcosa
lo sai che fa quel matto? Tira il dito alla fortuna.
Le cose-come-stanno esistono ma da sole no
le cose non esistono, è la relazione tra le cose che esiste
come dire un uomo senza qualità è impossibile
al di là che l'albero che cade faccia rumore se nessuno è presente.
Tutto gli è testimone anche il niente.
Se esiste da solo è tutto, se esiste lui solo ed esiste il nulla, il nulla si determina come sua assenza. Il nulla diventa quel luogo dove lui non esiste. Eppure ciò che determina entrambi è la natura della loro relazione a prescindere dalle caratteristiche secondarie di ciò che è.
Ciò che è, per essere, deve non essere ciò che non è, per prima cosa.
L' essere non deve essere il non essere altrimenti sarebbe tutto la stessa unica cosa, essere o non essere? Il gioco delle tre carte.
Col teschio in mano e l' urgenza di andare in bagno.
La relazione regna sovrana
acqua fuoco serotonina
la trama s' infittisce di una lama
amor mio
mia vita clandestina
stipata nel fremito di un pensiero non pensato
e irresistibile
necrologio di una logica passiva
ardita via per la fine.
Chi potrà fermare la meraviglia sul tuo petto?
O condurre l' astronauta in vetta al mondo?
Dalle cime soffia il vento
fino ad investire i fiumi a valle e il mare tutto.
Intorno poca luce all' arrembaggio
il tuo profilo come chiglia
varata di legno e fiotto
controcorrente all ' ombra e all' onda
ma ci fidanza il bosco
in cui ci accoppiammo la prima volta
mala terra ferma.
Tornati a posto che da lì in poi non ci sembrò più il nostro
che non l' abbondonammo come un figlio (come meritava)
ma come un amico di fresco se non un tale di passaggio.
Filtrava non volendo il tuo cervello il mio nessaggio
e la mia volontà perdeva coraggio mano mano che aumentavo di peso.
Quale delirio scosceso percepire la propria deriva da morti!
Il giorno che ti sei arreso non ti mancavano i soldi
a testimonianza del fatto che non fanno la felicità essi stessi
se valga la pena che tu non ne venga corrotta
chiedilo al sentiero che percorri a piedi nudi nei boschi, la notte
per trasformarti in quello che sei.
Tradita dalla Luna tutte le sante volte che metti le ali
l' odore di polvere da sparo
gli impulsi claudicanti sulla pelle ancestrale delle palpebre
la corsa al riparo da ampi tuoni come d' asfalto
delle povere immagini che conservasti all' insaputa dell' ipotalamo
cordiali vessilli del tempo in cui regnasti incontrastata
consacrata alla vittoria per rifiorire tre volte
dopo aver perso i petali d' allora
quando morire significava per sempre
e la condizione dell' occidente
giustificava una tua lascivia senza vere credenziali.
Amami come fanno gli animali
percorrendo la catene delle vertebre
come certi canottieri del circolo fluviale artico
sanno fare con le acque mobili
di cui certamente ti avrei parlato
se fossimo andati a sentire i Verdena il dodici d'aprile
a Ferrara sotto le stelle
sul palato la voglia e la paura di provare
ad assere all' altezza di baciarti
proprio quando sfiamma la cometa
e il cielo non ha scampo
dove perdere i miei riguardi.
Il prossimo passo dovrebbe essere la lettura scenica
facendo leva su un processo in corso di concorso esterno
in viaggi interstellari senza scheda magnetica
sia benedetta la mia spacciatrice Messico e Nuvole
e i suoi film sottotitolati di futuro
se ancora sogno qualche volta ad occhi aperti:
dal taglio dei tuoi occhi capisco da quante volte vivi
e dalla natura dei tuoi pensieri
per chi sarai pronta a dare la vita.
Credimi siamo niente
l' abisso che ogni tanto mi circonda
sa di destino
se ti avessi vicino sarei un altro
ma sono troppo grasso
vedi il corpo quanto incide?
Questa navicella spaziale in carne e ossa.
Potessimo sceglierne la foggia!
Come quando si fa a gara a chi c' ha il padre più fregno
e io me ne esco a si allora
il padreterno gli pulisce le scarpe ad Alvaro.
Che non avrebbe preteso niente per sè
che un angolo di cielo
dove poter leggere in pace.
Ma gli sarrebbe stato accordato tanto di più
come per esempio farsi pulire le scarpe dal padreterno
che stava allo scherzo
se un giorno lo avesse scritto suo figlio.
Come ora.
Si perchè al figlio gli piaceva di scrivere
e al padre predire il futuro da lettore
solo che leggeva soprattutto libri di storia
e il futuro lo stavano vivendo a memoria,
tecnica-mente, d' uomo.
Come tutto funziona a misura della sua impermanenza!
Ma è la vita stessa che concede interruzioni
solo a patto di protrarsi
oltre
qualsiasi fine annunciata
prima che cadesse sulla Terra
da qualche stella lontanissima
al di là di un buco nero sconosciuto
lacrima degli dei sorpresi nell' atto di commuoversi:
è tutta una finzione e io in realtà sono bellissimo.
Il gusto proibito di trovare sul dizionario
il significato di certe parole che vogliamo conoscere
il senso secondario di una presa di coscienza
io so di non sapere ma sono un buono a leggere
alla velocità della luce
a cui il nostro sguardo si tempra
a colmare certi vuoti di pregevole fattura.
Il ragazzo va avanti a svisate, si direbbe
e non è manco più tanto un ragazzo!
Tra Fantozzi e Manuel Fantoni sulle orme dei maestri
non si vuol convincere che è meglio vivere da soli
nonostante l' età dell' evidenze.
Una signora vende corpi astrali
e io ascolto in religioso silenzio.
Ci sentiamo domani, -passo e chiudo-
la più bella poesia dei militari
in un rossissimo scarabocchio di Maicol e Mirco.
M' intercettano i pensieri
quando cado preda delle mie paure
e nulla accade per caso lo prendo alla lettera
esplorandone ossessivamente le possibili implicazioni divinatorie
in relazione alla mia condizione presente
con l' intenzione di perdermi
purchè non mi prendano per sempre.
Concedersi sprazzi di giovinezza disarmante
o di follia da trasporto emozionale
col destino in mezzo ai denti
sognare un ritorno in grande stile
tra i viventi bene o male.
Perchè un lieto fine può ridare la fede persa
non è solo una folle corsa.
Al riparo da sguardi indiscreti mi guardo morire
sperando che il remake sia una rinascita senza precedenti
di sorta, soggiogando la malaria
al ritornello di vacanze romane
impostare una dolce vita
al profumo di ora che hanno le tue dita, mia canzone egocentrica.
Chi sono? Dove sono, quando sono assente di me?
Da dove vengo? Dove vado o?
Teletrasportato nell' incognito cosmico
tengo i battiti dai polsi
segnati da un trucco permanente
mentre consegno i gradi al buio
secondo una scala d' altri tempi
di cui m' illudo di avere le redini
consapevole del fatto di avere quell' unica notte
come punto di riferimento
in cui ci incontrammo dalle mani
stringendoci
unisoni.
Il suono della tua voce
ha qualcosa di molesto e tu lo sai
non lo confonderei
ad una gara di equivoci
sembra lanciarti una sfida
che non potrai vincere
ogni volta che vai ti si rivolge in parola o verso
di diritto o di rovescio
la mano compromessa fa fatica per le righe
esco presto per tornare
in tempo per la prossima eclisse
segnali di fumo, se mi puoi capire.
Le occasioni perdute sono il sogno nel cassetto
tanta è l' abitudine
a non avere crediti.
Nel tuo reame qualcuno è perfetto?
Stai calma, siediti.
Qualcosa di perfettamente inutile
ogni tanto va rigorosamente comprata
per amor della bellezza
che non serve a un cazzo
fino a quando non l' hai incontrata
e per dare ai soldi la possibilità
di un senso secondario di gratificazione:
in camera da letto indosso la bombetta sbagliata
per scrivere di getto ad ogni occasione.
Il vezzo a volte è vergogna mal celata.
Foderare l' universo di se stessi
per specchiarsi ad ogni angolo di strada
dove andiamo adesso? Dove vuoi che vada?
pin:a colada e coca cola
un biglietto di sola andata
per il lato oscuro della Luna.
Queste stelle degli innamorati
stanno al sicuro nel cielo
finchè non cadono
solo allora si rendono conto
della lontananza col passato
che le ha derubate di una memoria dell' origine.
Quando ci siamo incontrati la prima volta
tu com' eri vestita?
Senza rifare i Soldi Spicci.
La mia memoria selettiva
fa le carte in primavera.
Futuri sinistri faranno di noi dei mostri
se non avremo il coraggio di compiere scelte migliori
costi quello che costi
non ha prezzo quello che vuoi
perchè volere è il prezzo da pagare
per chi partecipa di una vita intera
a sua maestria.
Forse dentro me cambiano le cose
e tutto quello che ora ho
non è ancora vita
farla finita per così poco
sarebbe una scusa però
e non ho ancora visto gli ufo.
Passare la notte leggendo
per scoprire in fondo chi siamo
dalle pene di due innamorati
a cent' anni di distanza
dall' ultima veglia di coralli
voluta dalla Luna sulla spiaggia
per il suo compleanno
dove capimmo che il tempo ha un suo coraggio per tutto
se noi inguaribili romantici.
Invalido civile, un lavoro come un altro
direbbero Ficarra e Picone
spesso mi viene da ridere a pensarti con un altro
però poi mi viene da piangere
sono fatto come fossi fatto di grandine
a cazzo di cane
ma se faccio il miracolo di tornare magro
poi senza rancore
voglio vivere una vita migliore di questa
almeno per quanto riguarda quegli aspetti su cui abbia un effetto benefico una migliore efficienza del corpo.
Allacciarsi le scarpe, allacciarsi al tuo corpo.
Che poi mi trovo come sempre ai margini del nuovo
confidando in ripartenze senza alibi di pensiero.
Creamy è un incantevole colpo basso degno di un genio.
Da bambino me ne innamoravo sognando
che un giorno avrebbe cantato le canzoni che avrei scritto per lei.
A vent' anni, io un po' più grande, avremmo dato una svolta grunge.
Creamy camicie a quadri e i primi segni di una depressione acuita dalla confortevole dipendenza dall' alcool e la marijuana terapeutica coltivata in casa. Acconciature più sobrie, accordature rock.
Per riscoprire più tardi la tradizione dei cantautori.
Quando i giochi sono fatti vedi la mia fantasia che brutti giochi mi tira
che differenza c'è tra me ed uno stalker vendicativo?
Con l' ultimo mio grido animale pronuncerò il tuo nome
per la strada a sconfinarne un senso sull' asfalto proletario.
La stagione dell' amore ha smesso di luccicare.
E mi sorprende nell' atto caricatura di essere umano.
Posso releazionarmi a te come un qualunque altro essere umano?
E se posso perchè ancora non lo faccio? Dunque sono pazzo.
Ma ci sarà un motivo, uno spavento primordiale sepolto nella memoria
quale incantesimo. Non può essere solo paura di un gran rifiuto.
Ho capito. La paura di una paura è di essere tenuto per un periodo di prova in cui m' innamoro e tu invece mi stai giudicando e poi venire scartato per non essere all' altezza, del predicato. O questo è già accaduto? Come ci si comporta e come tutto torna, cambiando gli atomi, è uno spettacolo. Fuoriesce la vita come succo di frutta dalle orecchie tese nell' ascolto di una canzone lontana.
Voglio dire alla fine ho tanti problemi, potrei concentrarmi sul tentare di risolverli. Ma ogni volta che la vedo o la sento o immagino di lei, mi si accende qualcosa. Però se ne parlo così la spoetizzo e mi sembra sempre di più una ragazza normale, bella per carità, intelligente chi lo nega ma come ce ne sono tante. E' come se dovessi perderla per poter permettermi di trovarla un' altra volta, nuova, senza tutte quelle aspettative e quei pregiudizi che ho coltivato nell' orto della mia fantasia. Si ma alla fine chi me lo fa fare, non basterebbe che la dimenticassi? Tanto non sarei pronto per una relazione, troppo brutto, troppo malconcio, troppo grasso.
Non sarà un' avventura la ascolto come allora e tu in effetti rispondesti di si alla mia domanda se mi stessi prendendo in giro; non hai mentito eppure mi sento tradito. Chissà chi sei? Davanti a te c' è un' altra vita
e devo farla finita di scrivere tutte queste sciocchezze.
-SCIOCCHEZZE E' DA FROCIO CAZZATE DI MERDA PORCO...!-
Bestemmia una voce così forte e da un luogo così segreto della mia mente...che mi cago addosso come atto di fede.
-alzati coglione portami a fare un giro-
Cosmogonia quantica, messinscena post aristotelica,
fatto sta che eseguo.
E' come prima e dopo aver fatto sesso
la conoscenza carnale ti apre un mondo e non sei più lo stesso,
ugualmente vale per il fenomeno voci.
Un' unica relazione in più può incrementare d' infinite possibilità di senso il tuo precedente sistema di relazioni.
E' così che è vero, semplicemente, è in questo modo che non si arrende.
E' alla base del concetto di espansione dell' Universo (Multiverso).
Ecco perchè all' inizio, durante le tregue, ti domandi sempre più spesso perchè e da dove.
Anche se non vuoi la voce rimane e con quale parte di te non vuoi che rimanga non conta, dopo amplia riflessione. Tu non sei più tu soltanto.
Abbiamo ospiti a serramanico caro il mio Patroclo o gloria del padre.
Parlare con se stessi senza aver paura di ingerenze interne diventa impossibile. Esser solo si colora d' abisso. Non voglio testimoni per i miei pensieri inespressi e invece ho questo piccolo dio o diavolo che mi legge nel pensiero dall' interno, maledetto.
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